Strefowa, ad Astiss si parla di nuove strategie contro lo spreco alimentare

Strategie per la lotta allo spreco di cibo è il tema che viene affrontato a livello locale nell’ambito di un tavolo di lavoro convocato venerdì 7 giugno, alle 15.30 presso la sede del polo universitario Rita Levi Montalcini (Astiss) in piazzale Fabrizio De André ad Asti. All’incontro sono stati invitati enti e istituzioni che hanno collaborato al progetto europeo “Strefowa”, finanziato dal Programma Central Europe. Si tratta di un’iniziativa transnazionale in cui nove partner provenienti da Austria, Italia, Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria sono impegnati nelle politiche dello spreco alimentare nell’ottica dell’economia circolare.

Per l’Astigiano sono stati invitati il Comune di Asti, l’ASL AT, Regione Piemonte, Mario Sacco, presidente del consorzio universitario Uni Astiss, l’Ufficio Scolastico Regionale Ambito Territoriale di Asti, il Banco Alimentare, Slow Food Piemonte e Valle d’Aosta, Giorgio Calabrese presidente del comitato scientifico di Astiss, l’istituto ITIS “A. Artom” , l’Istituto Agrario “G. Penna”.

Il progetto il cui acronimo significa “Strategie per la lotta allo spreco di cibo” mira a diffondere e condividere strategie e buone prassi per combattere lo spreco di cibo e promuovere politiche innovative per prevenire lo spreco alimentare. Tra le varie attività di cui si è occupata l’Agenzia di Sviluppo Lamoro (presente al tavolo con il proprio direttore), vi sono le attività di sensibilizzazione presso le scuole primarie, gli istituti scolastici, i progetti didattici tesi a ridurre gli sprechi, a riutilizzare il cibo, a educare adulti e giovani alla cultura del rispetto di questa importante risorsa, anche con attività mirate nelle scuole di ogni grado e grado.

A conclusione del progetto europeo l’Agenzia Lamoro promuove il confronto che coinvolge i diversi portatori di interesse coinvolti nelle progettualità nell’ambito Astigiano Monferrato Unesco. Nell’incontro si getterà un seme di collaborazione fra le parti con l’intento di proseguire nelle attività e buone prassi sul territorio piemontese.