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Speciale 118 Sindaci: intervista a Cesare Fratini, Sindaco di Tonco

118 Sindaci: incontriamo Cesare Fratini, Sindaco di Tonco.

Da bambino aveva mai immaginato di diventare sindaco?

Come tanti bambini della mia età, sognavo di fare tante cose da grande, una di queste era fare il calciatore. L’eventualità di fare il sindaco era al di fuori dei miei sogni. 

Come è nata la Sua candidatura a sindaco?

E’ stata la prosecuzione naturale dell’impegno che mi ero preso nella passata amministrazione come vice sindaco; l’idea di lavorare per il paese mi ha sempre attirato. 

Aveva già qualche esperienza di tipo amministrativo o comunque nel settore pubblico?

Avevo avuto un’esperienza da consigliere nel 2001 con il sindaco Serafino Stobbione, inoltre, come anticipato prima, sono stato vicesindaco nella passata Amministrazione.

Quale è stato il suo primo pensiero nel momento che ha capito di essere stato eletto?

E’ stata una grande soddisfazione per me, ma soprattutto contento per gli amici consiglieri che si erano impegnati in campagna elettorale.

Quale è stato (o è) l’impegno più complesso che in questa carica ha dovuto affrontare?

Non c’è un impegno specifico più complesso degli altri, ci possono essere delle questioni particolari di carattere sociale che, a volte, ti coinvolgono anche personalmente.

A quale tipologia di materia o argomento deve dedicare più tempo?

L’attività amministrativa è veramente farraginosa, passo molto tempo del mio tempo a studiare nuove normative che arrivano di continuo; il confronto con i colleghi sindaci più esperti mi aiuta ad interpretare le norme con meno difficoltà.

Fino ad oggi, quale è stato l’atto da Lei compiuto in carica, che Le ha dato più soddisfazione?

Sicuramente quello di essere riuscito, insieme ai colleghi amministratori, ad aggiudicarci alcuni bandi pubblici ai quali abbiamo partecipato, con un importo totale di 274.00 Euro. La cifra sarà destinata a diversi interventi: l’adattamento dell’impianto di illuminazione pubblica tramite installazione di lampade a led, l’installazione delle telecamere di sorveglianza, la messa in sicurezza del muro di via Ferraris e alcuni lavori per la scuola.

In che modo (o in quali modi) comunica con i concittadini?

Parlare direttamente con i cittadini direi che è il metodo che uso di più; a volte alcune persone, per urgenze, mi telefonano o vengono anche direttamente a casa.

Utilizziamo anche i social e gli sms per comunicazioni urgenti e di particolare importanza. Poi abbiamo anche un nostro giornale edito dall’amministrazione comunale, “Il Tunchin”.

Soddisfatto di come porta avanti il suo incarico o no?  Si augura di poter continuare per altri mandati amministrativi?

Un giudizio dovrebbero darlo i cittadini. Personalmente sono abbastanza soddisfatto di come porto avanti il mio incarico. Sicuramente si può migliorare.

Continuare per altri mandati? Direi che è ancora presto per decidere, ne parleremo più avanti.

Quali accorgimenti, che lei ha attuato, consiglierebbe ai colleghi per rendere l’azione del sindaco più efficace?

E’ sempre molto difficile dare consigli, ogni persona utilizza la propria esperienza personale per affrontare i problemi che si presentano e risolverli al meglio.

Comunque la pazienza e la disponibilità sono doti che aiutano.

Di cosa avrebbe bisogno un sindaco per fare funzionare meglio la macchina comunale?

Meno burocrazia. Aiuterebbe sicuramente la macchina comunale a funzionare meglio.

Il problema sicurezza, nel suo Comune come è percepito dai cittadini? Cosa viene fatto e cosa, eventualmente, si dovrebbe fare di più.

Il problema della sicurezza è molto sentito, in particolare dalla parte più anziana dei cittadini; noi ci stiamo impegnando con alcune iniziative. Abbiamo ottenuto dal Ministero dell’Interno un finanziamento per l’installazione di un sistema di telecamere che, a breve, saranno installate.

Insieme al Maresciallo Antonio Lagna, della Stazione dei Carabinieri di Portacomaro che operano sul nostro territorio, è stata organizzata nel 2018 una riunione per spiegare, soprattutto alle persone anziane, i comportamenti che devono tenere per evitare truffe e raggiri.

Dallo scorso mese di marzo è stata attivato presso il Comune di Tonco un “Servizio di Ascolto” in collaborazione con la Stazione dei Carabinieri di Portacomaro.

Tutte queste attività sono un modo per rispondere concretamente alla richiesta di “sicurezza” da parte dei cittadini.

Sono aumentati negli ultimi anni i bisogni sociali della popolazione? Di che tipo? Cosa si può fare per affrontarli meglio?

In questi due anni di mandato mi sono trovato ad affrontare alcune situazioni di disagio sociale. Le risorse economiche comunali non sono molte.

Grazie al consorzio COGESA riusciamo a far fronte alle esigenze di questo tipo che riguardano gli anziani e i cittadini con difficoltà particolari.

Ci sono organizzazioni di volontariato nel suo Comune? Collaborano con il Comune? Se si, in che modo? 

Prima di tutto vorrei ringraziare i tanti volontari che, senza appartenere ad una associazione, aiutano il Comune nelle varie attività.

Inoltre abbiamo ottimi rapporti di collaborazione con la Pro Loco, il Gruppo Alpini, i Donatori di Sangue FIDAS, la Pubblica Assistenza, la Parrocchia, e le associazioni sportive quali l’ASD Casa Paletti e la Bocciofila.

Una citazione a parte riguarda la Banda Musicale “La Bersagliera”, creata nel 1902, che è conosciuta e stimata in tutta la provincia e anche oltre.

A inizio di ogni anno siamo soliti convocare in Comune una assemblea di tutte le associazioni, per poter programmare insieme le varie attività ed evitare l’accavallamento degli eventi.

Anche con la scuola abbiamo un ottimo rapporto di collaborazione. Sono attive sia la scuola dell’Infanzia che la Primaria e cerchiamo, insieme agli insegnanti, di attivare progetti che riguardano i nostri bambini, sperando di creare occasioni di aggregazione e uno spirito di appartenenza col proprio paese, anche per il futuro.

Ha ancora un sogno o un progetto tutt’ora nel cassetto, che vorrebbe poter realizzare?

Creare un museo della Banda La Bersagliera. Il locale già esiste, ed è quello dove la banda faceva scuola di musica e si trovava per le prove. Spero di riuscire a realizzarlo prima della fine di questo mio mandato.

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