Portacomaro, al via la prima rassegna di libri gialli “Giallo in collina”

Al via la prima rassegna di libri gialli “Giallo in collina” che la Biblioteca Civica di Portacomaro ha organizzato in collaborazione con Garum, cibo e vini, presso la Bottega del grignolino, piazza Marconi 16, Portacomaro. Primo appuntamento, dopo l’anteprima in aprile con Fabrizio Borgio ed il suo “Morte ad Asti”, con gli autori di romanzi gialli e noir del territorio.

Giovedì alle 18 verrà presentato l’ultimo libro di Maurizio Blini, “La strategia del coniglio”, Fratelli Frilli editori, ambientato nella campagna dell’astigiano, più precisamente a Tigliole, dove l’autore è vissuto per qualche tempo. Grandi nomi nel calendario dell’evento, che si svolgerà in quattro giovedì di maggio e giugno: Enrico Pandiani, il 6 giugno, Margherita Oggero, il 13, e Cristina Rava, a conclusione il 20 giugno, saranno presenti a Portacomaro per parlare dei loro libri e per conversare con il giornalista Roberto Gonella, de La Stampa di Asti, e con Marisa Varvello, entusiasta ispiratrice della rassegna.

Il libro
Antonio Fregapane è un agricoltore schivo che si fa i fatti suoi e vive solo, in una cascina isolata come tante. Ѐ un tipo strano, un po’ misantropo forse. Ma non ha mai fatto male a nessuno. In paese non lo vedono quasi mai e molti lo considerano una sorta di fantasma. La presenza di quattro ragazzine nel suo cortile in una calda mattina di luglio, insinua però il germe del sospetto in un paio di addetti del Comune che decidono di vederci chiaro. Una nuova intricata indagine tra Torino e le colline astigiane per la coppia di investigatori Maurizio Vivaldi e Alessandro Meucci, quest’ultimo ufficialmente a capo della sezione omicidi di Torino e grande amico di Vivaldi,ex poliziotto e investigatore privato, che saranno impegnati in una rincorsa contro il tempo e la logica stessa. Una storia malata che farà sprofondare il lettore nel dramma dell’innocenza perduta. Perché nulla è mai veramente come appare. Nemmeno nelle favole.
L’autore Maurizio Blini

Maurizio Blini
Nato a Torino nel 1959, Maurizio Blini si è laureato in Scienze dell’investigazione all’Università degli Studi dell’Aquila ed è stato un investigatore della Polizia di Stato per oltre 30 anni. Nel 2009, si è congedato dalla Polizia di Stato con il grado di Commissario. Dal 2009 al 2011 è stato Amministratore di Securomnia, Intelligence & Security Consulting. Per due Anni Accademici, tra il 2013 e il 2015,  è stato docente di letteratura gialla e poliziesca all’Università della terza età di Torino con il corso: “Torino criminale. Tutti i colori del giallo”. Ѐ presente con i suoi racconti in numerose antologie, ha pubblicato recentemente, nel 2018 e sempre con Fratelli Frilli, “La ragazza di Lucento”, che è una sorta di prequel, perché è la prima indagine di Maurizio Vivaldi (alter ego dell’autore) e Alessandro Meucci (tra questo e gli altri libri dedicati a questa coppia inossidabile di amici siamo oramai quasi alla decima indagine…). Il suo sito è www.maurizioblini.it
Blini è cofondatore dell’associazione di giallisti subalpini Torinoir (www.torinoir.it) che ha all’attivo numerose pubblicazioni. Il manifesto di Torinoir in maniera ironica, ma molto determinata recita:
I – Non scriviamo solo storie di intrighi o delitti, ma di uomini e donne, di vivi e di morti, di società passata, presente e futura.
II – Siamo per la contaminazione tra le differenti forme espressive, senza alcuna preclusione né snobismo.
III – Viviamo nel mondo e nella rete, non demonizziamo la contemporaneità digitale né la idolatriamo: la usiamo.
IV – Ci uniamo per incontrarci, confrontarci e scontrarci con chiunque. Meglio ancora condividendo un buon bicchiere di vino o di birra. Ci uniamo perché insieme siamo unici.
V – In tutti i modi, leciti e non, vogliamo far crescere il PIL: Principio di Interesse Librario.
VI – Invaderemo con le nostre parole librerie, biblioteche, centri culturali, computer, osterie e sagre di paese.
VII – Il lavoro creativo non deve sfuggire al principio “dell’idraulico”: prestazione = compenso. Quindi MORTE ALL’EDITORIA A PAGAMENTO (AUTOFINANZIATA).
VIII – Scriviamo da torinesi, di Torino e dei torinesi, soprattutto della Torino di oggi, lontana dai soliti consumati stereotipi letterari. A volte ci piace andare oltre confine.
IX – Il mondo è cambiato, la nostra città pure. Se non ve ne siete accorti, Fruttero & Lucentini sono morti.

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