Le visite del Castello di Govone sempre più multimediali e a misura di famiglia

L’esperienza di visita del Castello Reale di Govone si rinnova e diventa multimediale e a misura di famiglia.

È stata infatti presentata nel pomeriggio di oggi, sabato 4 maggio, la nuova App Castello Reale di Govone che permette la fruizione della visita nelle stanze del Castello con contenuti interattivi, grazie ai pannelli situati nelle stanze.

Scaricando la app gratuita e puntando la telecamera verso il codice QR sul pannello si apriranno contenuti quali la vista a 360° della sala in cui si è e che, grazie ad un minuzioso lavoro fotografico, potrà portare l’attenzione del visitatore su particolari della sala che a prima vista potrebbero sfuggire.

E poi si può ascoltare l’audioguida, oppure la video guida con linguaggio LIS. In alcune stanze sono previsti anche giochi didattici per i bambini, affinché la visita sia un’esperienza speciale per tutta la famiglia.

Tutto questo è stato illustrato da Luca Malvicino, presidente dell’Associazione Govone Residenza Sabauda, Monica Chiabrando, architetto progettista di “Govone Contemporaneo”, Sara Pellerino di Byfarm, che ha illustrato nel dettaglio la app realizzata in collaborazione con Rocco Rolli della Tactile Vision Onlus, perché la multimedialità possa essere fruita anche da persone con disabilità sensoriale.

L’architetto Rachele Vicario e la restauratrice Marie Helèn Cully hanno illustrato i lavori i restauro e l’allestimento dei nuovi locali della biglietteria e delle stanze del Castello.

Le nuove proposte di Govone hanno poi lasciato lo spazio ad un momento di confronto con la cultura accessibile del Castello di Rivoli illustrate da Brunella Manzardo e quelle del GAM di Torino rappresentato dal suo direttore, Riccardo Passoni.

A chiudere la parte di confronto, l’esperienza dell’utilizzo della tecnologica nei sei musei gestiti da Fondazione Asti Musei, spiegate dal direttore Filippo Ghisi.

Il pomeriggio è proseguito con la pratica: la visita delle sale del Castello Reale accompagnati dall’utilizzo della App per un tuffo nel passato ma proiettato nel futuro attraverso nuove forme di fruibilità a portata di tutti.