Le “masche” protagoniste al CPIA di Asti: racconti tra ragione e superstizione

Più informazioni su

Sabato 18 maggio dalle 21 alle 23, la sede del CPIA di Asti, diretto da Isabella Cairo, ha ospitato un nutrito gruppo di persone che ha partecipato alla “Notte delle masche”, le streghe della tradizione contadina piemontese.

Accolti nel cortile da Piera Medico, che ha curato l’introduzione sulle “masche”, gli ospiti sono stati catapultati nel mondo delle superstizioni e delle ritualità contadine.
Ogni racconto di masche, raccolto a Poggio di Castello di Annone, è stato contestualizzato tra superstizione e ragione (con le spiegazioni di Enzo Sobrino e Mario Malandrone), mentre Chiara Pellegrino ha raccordato i percorsi tematici con i brandi suonati da Florio Michielon (ghironda) e Piercarlo Cardinali (cornamusa), con le letture di storie di masche di Tiziana Miroglio, Luca Capello, Ivana Viglione, Andrea Poletto e con la teatralizzazione di altre storie attraverso i burattini della “Compagnia in volo”.

Il CPIA si è trasformato, per la “Notte delle masche” in una cascina, in un sentiero attraverso un bosco ed anche in una stalla con la “ligera”, figura tipica del contesto contadino, un vagabondo sempre ospitato nelle cascine in cambio del racconto di storie, in particolare di quelle sulle masche.

Sono stati esposti, inoltre, gli oggetti messi a difesa della casa contro gli eventi atmosferici o contro le scorribande delle masche, i panni stesi e raccolti prima dell’Ave Maria altrimenti arrivavano i “malefici” delle masche.

notte delle masche

Dall’Astigiano al Senegal: i racconti sulle streghe sono stati interrotti da un interessante intermezzo, a cura del Comitato Pavia-Asti-Senegal CPAS Onlus, riguardante il Senegal dove in Casamance Diana Bagnoli ha realizzato un reportage sulla festa rituale del Bukut del popolo Diola.

Più informazioni su