L’ATC paga i danni all’agricoltura causati da cinghiali e caprioli

L’ATC (Ambito Territoriale Caccia) astigiano annuncia l’imminente pagamento dei danni all’agricoltura causati dalla fauna selvatica durante le ultime due annate. È questa una delle decisioni prese durante la più recente riunione del Comitato di Gestione. Oggetto dei risarcimenti sono le colture rovinate dagli animali, purché all’interno del territorio libero venabile.

Il pagamento è possibile anche grazie al rimborso dei danni riferiti agli anni scorsi che la Regione Piemonte Assessorato Caccia e Pesca sta accreditando nei confronti degli ATC che hanno già anticipato i pagamenti. Rimborsi che ammontano a 63.061,35 per quanto riguarda l’ATC1 Nord Tanaro e 153.857,21 per quanto riguarda ATC2 Sud Tanaro.

Per quanto riguarda l’ATC AT1 Nord Tanaro, i danni sono prevalentemente causati da cinghiali (90% dei casi) e in misura minore da ghiri e caprioli. Nella parte meridionale della provincia ad aver rovinato le coltivazioni sono per il 60% cinghiali, per la parte restante altra fauna selvatica, caprioli in testa.

Il pagamento sarà effettuato per tutti gli agricoltori con partita Iva che hanno fatto segnalazione tramite le associazioni di categoria. La stima dei danni è effettuata tramite perito, in base al prezzo di mercato della singola coltura oggetto di danneggiamento. Questo fattore accresce di conseguenza l’ammontare dei danni nelle zone viticole.

La fauna selvatica è inoltre al centro di un Protocollo d’Intesa stipulato da ATC con la Provincia di Asti. Spiega il presidente Antonello Murgia: “Il nostro obiettivo è di lavorare in simbiosi sulla gestione e tutela delle specie animali, favorendo inoltre il ripopolamento di lepri e fagiani e di quelle in pericolo di estinzione come starne e pernici rosse”.

La collaborazione permetterà inoltre di partecipare a bandi europei per la creazione di habitat naturali, ripristinando migliori condizioni ambientali. Questo sarà inoltre possibile tramite la reintroduzione di selvaggina sui territori. Il Comitato ne ha previsto l’acquisto per un ammontare di 60 mila euro, nell’ambito nord, e 30 mila nell’ambito sud.

Vengono inoltre istituite nuove ACS (Aree di Caccia Specifica) che permettono di tutelare la piccola fauna. Preservate quelle presenti nell’area sud, ne è stata creata una nuova a Roccaverano. A nord si aggiunge alla lista un’area tra Cisterna d’Asti e San Damiano. In entrambi i casi, permetteranno di contenere la diffusione di cinghiali, caprioli e volpi.