L’astigiano Jacopo Perosino vince il premio per il miglior testo a Botteghe d’autore

Con il brano “Gli amanti”, Jacopo Perosino vince il premio per il miglior testo a Botteghe d’Autore, uno dei più accreditati contest italiani sulla canzone di qualità.

Il brano fa parte di “Retrò”, lavoro discografico d’esordio del cantautore astigiano, che si muove tra immaginari onirici e suggestioni letterarie. Troviamo, infatti, tzigani resi schiavi della nuova società cyber-sedentaria, regine di cabaret piene di lacrime e cerone, sordidi carcerati senza pentimento, sciantose algide e tristemente condannate all’adulazione; mentre le piazze si svuotano e sbiaditi intellettuali da salotto televisivo pontificano a distanza, l’Assenza prende vita nei gesti reiterati e stanchi di ragazzine invecchiate prematuramente che attendono invano chi non tornerà.

Undici tracce in tutto per un concept album che racconta la storia di un uomo, dalla fanciullezza all’età adulta sino alla morte in guerra. Una vicenda che trae ispirazione da “Il Mantello”, atto unico di Dino Buzzati.
Come nell’opera letteraria, anche Perosino affronta il racconto degli ultimi istanti della vita di un uomo al quale viene concessa l’opportunità di incontrare un’ultima volta i suoi cari: la madre, i nonni, la sorella e la fidanzata. Nel suo viaggio verso casa incontrerà esseri al limite della realtà. Quello che resta, alla fine, è la fotografia spesso spietata di una società morente.

In “Retrò” ogni brano vive in una sorta di stanza sonora a lui dedicata (fra rock, blues, pop, echi musicali dell’Est europeo e sapori circensi) come fosse un’ambientazione scenografica in musica fatta anche di rumori e suggestioni. Un modo di costruire un lavoro discografico che la dice lunga sulla vocazione dell’autore al teatro e quindi alla canzone teatrale.

“’Retrò’ è un disco che tiene compagnia parlando di solitudini, racconta l’assenza che genera mostri e fa risuonare le anime come vuoti a perdere e mai a rendere” così Jacopo Perosino descrive il suo primo album che sarà presentato sabato prossimo 11 maggio al Diavolo Rosso di Asti.

Chi è Jacopo Perosino

Cresce ad Asti con una palla da basket in mano. Quando non gioca, suona. Jacopo Perosino, classe 1988, esordisce nel 2011 al festival “A sud di nessun nord” con alcuni varietà e improvvisazioni di teatro-canzone. Il 2012 è anche l’anno in cui avvia il collettivo musical- teatrale Noàis, con il quale produrrà un disco e alcuni spettacoli, assieme ad alcuni musicisti e performer del panorama locale.

Nel frattempo scrive un monologo per il teatro, “Figli del 68”, che va in scena ad AstiTeatro 35. Nel 2014 produce e registra con il collettivo Noàis e Archensiel Studio di Paolo Penna un album intitolato Lanterne (Punto Rec Studios edizioni). Il disco ottiene alcune recensioni importanti e consensi ed è inserito nei 40 finalisti per la “Targa Tenco per la Migliore Opera Prima”.

Nel frattempo alterna la musica al teatro, con la stesura, le musiche e l’interpretazione del recital “Femmes dans la rue”, storie di donne coraggiose e poco ricordate.

Nel 2015 vince con il brano inedito “Levante” il premio “Colline di Torino- InediTo”, nella sezione testo-canzone, presso il Salone del Libro di Torino.

Tra il 2015 e il 2016 si esibisce con i Noàis in importanti rassegne nazionali quali Collisioni, Aria di Festival, ResetFestival, Tenco Ascolta, fino a concludere il tour promozionale in Germania presso lo storico Rondellkonzerte Music Festival.

Nel 2017 inizia i lavori del primo album solista, Retrò, avvalendosi della collaborazione di Paolo Penna (già chitarre e arrangiamenti Noàis) e di Giulio Rosa (Roy Paci, Vinicio Capossela, Bandakadabra, ecc.). La produzione artistica viene curata da Fabrizio “Cit” Chiapello presso lo storico Transeuropa Recording Studios di Torino.

Pubblicherà a breve un pamphlet tratto dal monologo “Figli del 68”, edito da Chinaski Edizioni.