Il Consorzio Co.Al.A. di Asti non partecipa al bando accoglienza dei richiedenti asilo

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Il consorzio Co.Al.A di Asti ha reso noto che non parteciperà al bando sull’accoglienza dei richiedenti asilo emanato dalla Prefettura di Asti, che scadrà domenica 19 maggio. Dal 2014 Co.Al.A ha accolto e accompagnato circa 300 richiedenti asilo, bambini, donne, uomini, provenienti dal Pakistan e da tanti Paesi africani.

Grazie alle attività consentite dai vecchi bandi, l’integrazione è andata a buon fine per la maggioranza delle persone ospitate nelle piccole strutture gestite dal consorzio e da alcune cooperative sociali ad esso aderenti. L’80 per cento delle persone che hanno ottenuto il permesso è infatti pienamente inserito nella comunità locale.

La presidente del consorzio Co.Al.A Angela Bosio esprime un giudizio netto sul nuovo bando: “Non è solo un problema di prezzo, che è stato pesantemente abbattuto, ma soprattutto di servizi che sono stati tagliati: il bando non consente più di svolgere alcuna attività, a parte la mera accoglienza, riducendo così il nostro lavoro a quello di un dormitorio. Che cosa ne sarà di queste persone, se non hanno la possibilità di formarsi? Oltretutto quale sicurezza si potrà garantire sul territorio, se non attraverso l’integrazione? Si tenga infine conto che molti medicinali, anche quelli per l’infanzia, non saranno più disponibili gratuitamente, e non sono più previsti i corsi di italiano”.

Nel consorzio Co.Al.A. hanno lavorato per questi servizi tredici persone, che ora solo in parte saranno ricollocate ad altre attività, mentre almeno quattro perderanno il lavoro.

“Nono soltanto – conclude Angela Bosio – si consideri che abbiamo acquistato nell’astigiano tutti i prodotti necessari allo svolgimento di questo servizio, e anche l’indotto ne risentirà”.

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