Il Cerchio magico: La fine della scuola

Si avvicina la fine della scuola, ormai manca una sola settimana e i bambini, i ragazzi iniziano a percepire quell’aria di smobilitazione che precede l’agognato “liberi tutti”. E se l’estate, con il caldo, tarda ad arrivare, la loro euforia ce ne fa avvertire comunque qualche raggio.

Le vacanze sono davvero un tempo speciale, il tempo nel quale lasciare vacante la propria vita ordinaria, per riappropriarsi di modi e luoghi dei quali sentiamo tanta nostalgia: la calma, l’organizzazione autonoma delle giornate, l’ozio, la lettura, le chiacchiere.

Certo, da adulti, questo tempo è ridotto all’osso e quando arriva è tale e tanta l’aspettativa da renderla a volte addirittura faticosa, perché vorremmo poter concentrare in quelle poche settimane tutto il non fatto o non visto nel resto dell’anno. Ma da bambini è diverso e anche se per i genitori è spesso complicato gestire tre mesi di vacanza, continuo a pensare che sia bellissimo che loro possano averli, come li abbiamo avuti noi. Non saranno tutti vissuti nell’autonomia e nella calma (se penso al tambur battente delle estate-ragazzi non sono proprio il silenzio e la calma a venirmi in mente), non saranno tutti a contatto con la natura, perché – diciamolo – si fa quello che si può, ma saranno comunque mesi regalati, un tempo donato. E non mi stupisce allora che i bambini in estate crescano così tanto fisicamente e facciano tanti passi importanti: chi impara ad andare in bicicletta, chi ad arrampicare, chi ad allacciarsi le scarpe o a uscire a comprare il latte da solo. È il tempo propizio per le conquiste!

Credo che sia importante, per noi genitori, vivere questi mesi senza lasciarci prendere da ansie fuori luogo: non è importante quante attività fantasmagoriche proponiamo loro o quanti giorni possiamo far loro fare al mare, le vacanze saranno bellissime semplicemente perché tali e perché, magari, potremo trascorrere un po’ più di tempo insieme.

Allora iniziamo già a godere di questi giorni che ci avvicinano, lasciamoci contagiare… io ho tutte le intenzioni di farlo, perchè se c’è una sensazione che non vorrei mai negare a mia figlia è proprio quella dolce e frizzantina del sollievo di un anno finito e dell’apertura verso mesi tutti da inventare, dei quali non si sa ancora nulla e che potrebbero portare chissà dove.

Buona estate ai bambini, ai ragazzi e a noi… che anche il lavoro, quando i figli sono allegri, è più leggero.

Paola Lazzarini