Il bando WiFi4Eu premia sei Comuni astigiani con 15 mila euro per installare reti wifi gratuite

Wifi4Eu premia 61 comuni piemontesi su 510 Comuni selezionati in Italia, tra quelli che hanno vinto il bando ci sono gli astigiani Calamandrana, Mombercelli, Monastero Bormida, Mongardino, Vesime e Villanova d’Asti che si aggiudicano 15 mila euro di contributo per l’installazione di reti wifi gratuite all’interno di spazi pubblici, come biblioteche, piazze e ospedali.

“Il numero dei Comuni che si sono aggiudicati al bando è un chiaro segnale dell’interesse che il tema innovazione riesce a suscitare tra i piccoli Comuni. Migliorare la connettività è un tema fondamentale per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini, l’obiettivo resta il superamento del digital divide”.

Il vicepresidente all’Innovazione di ANCI Piemonte, Michele Pianetta, commenta soddisfatto l’esito del secondo bando “Wifi4Eu”.

Nei mesi scorsi – aggiunge Pianetta – dopo il crash informatico che aveva causato problemi al sito web dell’iniziativa bloccando le candidature dei Comuni, avevo voluto incontrare i rappresentanti della Commissione Europea in Italia per avere rassicurazioni in merito. Sapevamo che l’adesione dei Comuni piemontesi al bando sarebbe stata massiccia, ora i risultati ci premiano”.

Si tratta di un numero significativo, pari al 12% del totale, che sommato ai 27 vincitori del primo bando porta il totale a 90. Un dato emblematico se contiamo che in altre regioni il numero dei soggetti che potranno beneficiare del contributo si conta sulle dita di una mano. Collegare online gratuitamente i cittadini significa favorire le opportunità di comunicazione e le relazioni, con indubbi benefici sul tessuto economico e sociale delle comunità”.

I Comuni vincitori del bando dovranno ora sottoscrivere un accordo con l’agenzia Inea (Agenzia esecutiva per l’innovazione e le reti), l’organo della Commissione UE che dovrà occuparsi delle fasi successive del bando. Le reti finanziate attraverso il bando WiFi4EU saranno naturalmente gratuite, senza pubblicità e non raccoglieranno dati personali. L’operatività dovrà essere assicurata per un periodo di tre anni.

Il buono da 15mila euro servirà ad affrontare le spese relative alla parte hardware (apparecchiature necessarie all’installazione di impianti WiFi), mentre saranno a carico dei Comuni eventuali costi di manutenzione e le spese relative agli abbonamenti telefonici.