Giardinaggio e bricolage, gli hobby degli italiani

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Sono sempre di più gli italiani che si dedicano al giardinaggio fai da te curando spazi verdi in totale autonomia.

Secondo le ultime statistiche disponibili un nostro connazionale su due coltiva un orto personale o coltiva fiori sul terrazzo o in giardino, acquistando attrezzature e macchinari in grado di aiutarlo a portare avanti la propria passione e creando in tal modo un notevole indotto.

Fattore confutato dalla presenza sempre più vistosa dei negozi che propongono prodotti per il giardinaggio e il bricolage all’interno dei maggiori centri commerciali. Un fenomeno che crea vantaggi anche sotto il profilo della salute, se si pensa che, in base ad uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Uppsala in Svezia, durato ben 35 anni e pubblicato sul British Medical Journal, chi fa giardinaggio in maniera soft può guadagnare circa un anno di vita rispetto a chi preferisce l’inattività, un beneficio che raddoppia ove l’attività raggiunga livelli di una certa intensità.

Un fenomeno in atto da tempo

Se è ormai vero e proprio boom per il giardinaggio fai da te, occorre precisare come si tratti di una tendenza in atto da anni, incrementata soprattutto dall’arrivo della crisi economica che nel 2008 ha fatto seguito allo scoppio della bolla dei mutui Subprime.
Il riferimento è prima di tutto alla cura del giardino con strumenti adeguati come robot tagliaerba, taglia siepi ecc… ma partando da quelle che sono le difficoltà economiche derivanti dalla crisi globale cui si faceva riferimento sopra, cresce il numero di consumatori che si dedicano all’hobby dell’orto domestico: il tutto per dare sollievo alle finanze familiari, combattendo in questo modo i rincari del settore ortofrutticolo senza dover rinunciare ad alimenti indispensabili per una dieta equilibrata come gli ortaggi

Non solo la crisi

Già nel 2014, Confagricoltura confermava come proprio la crisi fosse tra i motivi scatenanti dell’ortomania in grande crescita, indicando però anche altri motivi alla base di essa. In particolare, a spingere un gran numero di persone, tra cui molti giovani, in tal senso sarebbe anche la rinnovata voglia di genuinità e qualità alimentare che spinge a coltivare insalata, pomodori e altre varietà di ortaggi invece di ricorrere alle tradizionali rivendite.

L’orientamento sempre più forte che ha unificato un gran numero di persone in ogni parte del Paese ha naturalmente avuto riflessi di non poco conto anche da un punto di vista economico. Basti pensare che alcune aziende hanno ormai da tempo deciso di dare la possibilità ai singoli cittadini di gestire, in completa autonomia, una “striscia di terra” già concimata, arata e zappata, ovvero di dare vita all’adozione di un orto.

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