Domenica a Montemagno si ricorda Amelia Platone

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Domenica 2 giugno verrà ricordata l’artista astigiana Amelia Platone, a venticinque anni dalla scomparsa.

La famiglia ha organizzato un pomeriggio di festa – tra parole e immagini – a Montemagno, nella casa di campagna dove l’artista trascorse molte ore a dipingere e scrivere.

A nome delle figlie e care amiche Maria Eugenia e Rita Castellana ho il piacere di trasmettervi l’invito all’evento che ha carattere pubblico.
Evento facebook: https://www.facebook.com/events/680375479086529/

Cronaca

Chi era Amelia Platone?

Amelia Platone nasce nel 1927 ad Asti.

Inizia a disegnare adolescente e, dopo la maturità classica, è allieva a Torino prima di Cornelia Ferraris, e poi nel ’48, dopo aver partecipato ad alcune mostre, si iscrive alla scuola di Felice Casorati (assistente Filippo Scroppo) all’Accademia Albertina di Torino, che frequenta per cinque anni conseguendo i premi Marco Avondo e Dino Uberti.
Al corso di tecniche incisorie, con la docenza di Marcello Boglione e Mario Calandri, si manifesta la sua predilezione per la xilografia per giungere alla scultura intorno al 1955. Negli stessi anni si diploma in pianoforte al Conservatorio Vivaldi di Alessandria.

Ad Asti è tra i fondatori della Società Promotrice delle Belle Arti di Asti e del Circolo di Cultura che dal ’55 al ’58 svolge attività espositiva ad alto livello; nel ’48 diventa socia della Società Promotrice di Torino; fondatrice del Piemonte Artistico Culturale di Torino; socia della Permanente di Milano, della Società per le Belle Arti di Genova, del Gruppo Artistico Provinciale di Alessandria. Vive a Palermo dal ’59 al ‘65 e il suo punto di riferimento culturale è la Libreria Flaccovio.
Al suo ritorno in Piemonte, insieme a Carla Masseroni, inizia l’attività di gallerista riaprendo il Circolo Culturale “La Giostra”, istituita da Eugenio Guglielminetti.
E’ stata consulente per i Beni Artistici del Comune di Asti dal ’76 all’85.
Attiva in esposizioni personali e presente in rassegne internazionali, conduce la sua ricerca pittorica e segnica, nonostante l’aggravarsi dell’infermità, fino alla primavera 1994. Le sue mostre più importanti si svolgono, oltre che ad Asti e in alcuni centri della provincia, a Torino, Genova, Milano, Burghausen, Palermo, Alessandria, Casale Monferrato, Valenza Po, Ivrea, Mantova, Imperia, Vienna.

 

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