Cavalieri del Roero: assemblea annuale e nuovi affiliati

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L’assemblea annuale ordinaria 2019 dell’Ordine dei Cavalieri di San Michele del Roero si è tenuta sabato 27 aprile a Vezza d’Alba, mentre il colle di San Martino sfoggiava una brillante giornata di primavera. Il sole decisamente caldo e l’aria frizzantina nelle zone d’ombra erano la promessa di un incontro che si è rivelato caldo di amicizia ed effervescente di vitalità.

Presieduta dal Gran Maestro Carlo Rista e verbalizzata dal segretario Beppe Piumatti, la riunione istituzionale si è svolta nell’armoniosa ex chiesa barocca di San Bernardino più elegante e più interessante che mai con la sua abside recentemente restaurata, le preziose testimonianze sulla vita del grande vescovo vezzese Monsignor Rossano e uno stand di attraenti richiami sia al tartufo, sia alla riscoperta del pittore locale Carlo Fassino, detto Piru.
In funzione di cerimoniere il cavaliere Dante Maria Faccenda, ha poi introdotto i vari momenti dei lavori a partire, come di prammatica, dal compunto ascolto degli inni d’Europa, d’Italia e del Roero ed invitando quindi il sindaco locale e cavaliere del Roero Carla Bonino ad aggiungere alla già gradita ospitalità, un saluto iniziale all’assemblea.

Nuove investiture
Il Gran Maestro, Carlo Rista, dopo aver rivolto un caloroso saluto iniziale ai convenuti, in particolare alle signore che, neo iscritte all’Ordine, partecipano per la prima volta all’assemblea annuale, ha proceduto all’investitura di due nuovi aspiranti cavalieri del Roero: Massimo Bullio Dranzon, imprenditore edile di Trofarello e Marco Maritano, direttore tecnico commerciale, di Castagnito.
La cerimonia si è svolta semplice e dignitosa al contempo, come nella tradizione dell’Ordine: i due neofiti, su invito del Gran Maestro e prima di ricevere formalmente il collare, si sono presentati agli astanti dichiarando le loro peculiari caratteristiche e le motivazioni che li hanno indotti a richiedere l’adesione all’Associazione. Dal canto suo il Gran Maestro li ha resi edotti degli impegni che l’appartenenza all’Ordine comporta. La firma sull’apposito registro dei soci ha sancito l’iscrizione sottolineata dal caloroso applauso dell’assemblea.

La relazione annuale
Dopo un commosso e partecipato ricordo dei soci cavalieri scomparsi nell’ultimo anno: Angelo Rista, Matteo Barbero ed Emilio Cravanzola, è seguita, fitta e dettagliata, la relazione annuale del Gran Maestro inclusiva anche del rendiconto finanziario 2018 e del bilancio di previsione 2019; documenti che l’Assemblea ha unanimemente approvato. Elencando le numerose iniziative ed attività svolte, il leader massimo dell’associazione non ha risparmiato grati apprezzamenti per ciascuno di coloro che ne sono stati propositori, animatori e conduttori operativi. Ha quindi tratteggiato le prospettive future dell’Ordine, senza esimersi dal lanciare, ancora una volta, un forte richiamo agli oltre seicento soci per un più assiduo coinvolgimento nelle attività ed una maggiore partecipazione agli appuntamenti sociali.

Un grazie particolare il Gran Maestro ha indirizzato alla Cassa di Risparmio di Bra, alle Fondazioni delle Casse di Risparmio di Torino e di Cuneo, alla Banca d’Alba, alla Banca di Credito Cooperativo di Cherasco, ai benemeriti soci donatori delle numerose borse di studio, a tutte le autorità politiche, religiose, amministrative del territorio per il sostegno costantemente offerto al nostro Ordine.
Diversi cavalieri hanno quindi espresso il più vivo apprezzamento per quanto operato dal Consiglio Direttivo e soprattutto per l’eccezionale, continua, disinteressata dedizione alla vita dell’Ordine da parte del Gran Maestro Carlo Rista al quale l’assemblea ha dedicato un calorosissimo applauso.
Notevoli, tra gli altri, gl’interventi dei cavalieri Giovanni Negro, Bruno Ceretto, Paolo Chiavarino, Carla Bonino, tutti ricchi di stimolanti considerazioni ed incoraggianti proposte.

La festa conviviale di primavera
Nell’ampio salone vezzese delle manifestazioni, elegantemente addobbato, cavalieri e signore hanno quindi condiviso un ricco aperitivo ed una cena degna dell’annuale festa di primavera, animata dalle brillanti esibizioni musicali dei Fòra ‘ Tuva, da canti e danze.

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