Aperti al MAB in Diocesi di Asti: musei, archivi e biblioteche ecclesiastici si presentano

Dal 3 al 9 giugno 2019 si svolgerà l’iniziativa nazionale Aperti al MAB. Musei Archivi Biblioteche ecclesiastici saranno aperti per dare risalto al ruolo centrale svolto da ognuno di questi istituti culturali nel proprio territorio e in particolare con la propria comunità.

Il progetto è promosso dall’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI insieme all’Associazione musei ecclesiastici italiani (AMEI), all’Associazione archivistica ecclesiastica (AAE) e all’Associazione dei bibliotecari ecclesiastici italiani (ABEI), con il patrocinio del coordinamento MAB-Italia Musei Archivi Biblioteche e in collaborazione con l’International archives day e con le Giornate nazionali dei musei ecclesiastici.

La Diocesi di Asti partecipa a questa settimana di eventi coinvolgendo il SICDAT (Sistema degli Istituti Culturali della Diocesi di Asti) che mette in rete l’Archivio Storico Diocesano, la Biblioteca del Seminario Vescovile e il Museo Diocesano San Giovanni.

Miniature: tra passato e presente

Lunedì 3 giugno alle ore 17,30 presso la Biblioteca del Seminario Vescovile di Asti sarà inaugurata la mostra dei lavori realizzati dagli alunni della classe 1ª F della Scuola Secondaria di I grado “Olga e Leopoldo Jona”, all’interno del progetto interdisciplinare dal titolo “Miniature: tra passato e presente”.
L’intento del progetto è quello di affrontare lo studio della storia attraverso un approccio interdisciplinare ed esperienziale che coniuga Arte, Storia e valorizzazione del territorio astigiano.

Il progetto si è articolato in tre fasi:
studio approfondito, anche attraverso immagini e documentari, della figura dell’amanuense, della minuscola carolina e della simbologia medievale;  visita della Biblioteca del Seminario Vescovile dove gli studenti, sotto la guida della dott.ssa Debora Ferro, hanno analizzato alcuni codici, in particolare il codice più antico presente in Biblioteca, risalente all’anno 1050, proveniente dall’Abbazia di Azzano, e il Codice Antifonario dell’anno 1150 proveniente dal Convento di Santa Maria Maddalena di Asti; laboratorio in cui gli alunni hanno realizzato le miniature su pergamena con inchiostro di china e tempere; gli studenti hanno successivamente preparato una scheda esplicativa da affiancare alla miniatura, contenente la descrizione e la spiegazione della simbologia da loro utilizzata che unisce simboli medievali e “moderni”, pensieri ed emozioni.

Tutti i lavori in mostra saranno presentati dagli stessi studenti.

La collaborazione tra la Biblioteca del Seminario, attraverso la figura della responsabile, Debora Ferro, e i docenti  Manuela Furnari (Italiano e Storia), Monica Della Libera (Arte e immagine) e Gaspare Licandro ha permesso di far scoprire agli alunni gli antichi codici medievali del patrimonio culturale astigiano e di far rivivere in chiave moderna una professione che in passato ha permesso di preservare e divulgare il sapere.

La mostra rimarrà aperta al pubblico dal 4 al 7 giugno esclusivamente su prenotazione.

Per info: http://biblioteca.sicdat.it/;  biblioteca.sicdat@gmail.com

aperti al MAB

Tra il Sacro e la Terra. L’esperienza di Rodello Arte

Sabato 8 giugno alle 16 si terrà la visita guidata della mostra “Tra il Sacro e la Terra. L’esperienza di Rodello Arte” con i curatori del Museo di Arte moderna e religiosa “Dedalo Montali” di Rodello, provincia di Cuneo.

In risonanza col pensiero di papa Francesco secondo cui “i musei devono accogliere nuove forme d’arte. Devono spalancare le porte alle persone di tutto il mondo. Essere uno strumento di pace. Essere vivi”, la Fondazione Museo Diocesano di Alba, l’Associazione Colline e Culture e Turismo in Langa – con il contributo di Fondazione CRC, “La Residenza” di Rodello e Comune di Rodello (CN) – promuovono dal 2017 a questa parte la call “Rodello Arte”, finalizzata alla ricerca di artisti per realizzare opere d’arte ispirate al tema del sacro e della terra.
Il rapporto tra arte contemporanea e sacro è l’eredità storica dell’esperienza artistica di Rodello, che la call vuole raccogliere e reinterpretare, collegandolo al tema della cultura della terra, elemento specifico della storia delle colline delle Langhe, oggi patrimonio UNESCO.
Nella consapevolezza che una delle grandi sfide della Chiesa “moderna” è essere figlia del proprio tempo, e che è necessario non solo tutelare l’arte del passato ma aprirsi al presente e al futuro, la call “Rodello Arte” promuove la maturazione della cultura artistica e stimola la produzione di arte sacra, recuperando il fecondo spirito intellettuale e creativo che un tempo caratterizzava Rodello, dando ampio spazio alla multidisciplinarietà, al dialogo tra gli artisti e ai modi in cui intendono esprimere il Sacro tramite il mezzo artistico.

In contemporanea con l’edizione 2019 di “Rodello Arte”, il Museo Diocesano San Giovanni di Asti esporrà una selezione delle opere più significative presentate nelle edizioni 2017 e 2018: il visitatore avrà a disposizione, così, un ricco itinerario di arte contemporanea che si articola nei suggestivi contesti della chiesa dell’Immacolata a Rodello (sede del Museo d’arte moderna e religiosa “Dedalo Montali”) e dell’ex cattedrale di San Giovanni ad Asti.

Artisti presenti in mostra: Livio Billo, Francesca Candido, Liliana Lucia Consoli, Giuseppe De Siati, Sofia Fresia, Fabrizio Gavatorta, Daniela Gorla, Serena Laborante, Irene Lupia, Sergio Manconi, Camilla Marinoni, Roberta Omodei Zorini, Eugenio Pacchioli, Angela Policastro, Veronique Pozzi Painè, Ivana Sfredda, Paolo Vergnano.

La mostra sarà aperta al pubblico dal 25 maggio al 28 luglio con il seguente orario: venerdì 16-19, sabato e domenica 9,30-13 e 16-19; nei restanti giorni della settimana su prenotazione.

La visita guidata è gratuita e non è necessaria la prenotazione.

Per info: http://museo.sicdat.it/; museo@sicdat.it