Le Rubriche di ATNews - Speciale 118 Sindaci

Speciale 118 Sindaci: intervista a Clemente Pescarmona, Sindaco di Cortanze

118 Sindaci: incontriamo Clemente Pescarmona, Sindaco di Cortanze.

Da bambino aveva mai immaginato di diventare sindaco?

No. Non era una cosa a cui avevo pensato, neanche quando stavo crescendo.

Come è nata la Sua candidatura a sindaco?

C’è stata una iniziativa da parte di amici. Ci siamo confrontati e, parlando tra di noi ci siamo proposti di creare una alternativa alla situazione allora esistente e che si protraeva da molti anni. Abbiamo così creato una alternativa per portare avanti un ricambio.

Io mi sono candidato e divento sindaco nel 2006. Da allora sono poi stato sempre riconfermato.

Aveva già qualche esperienza di tipo amministrativo o comunque nel settore pubblico?

Da studente avevo fatto qualche lavoro estemporaneo per il comune (tipo censimenti ecc) e facevo anche il Presidente di Seggio. Mai mi ero interessato di amministrazione.

Quale è stato il suo primo pensiero nel momento che ha capito di essere stato eletto?

Mi sono detto: OK adesso è il momento di mettere in atto quello che abbiamo proposto e soprattutto di correggere le cose che non convidevamo della precedente amministrazione.

Volevo, da subito, dare un forte segnale di cambiamento che fosse immediatamente visibile. 

Quale è stato (o è) l’impegno più complesso che in questa carica ha dovuto affrontare?

C’è stato un impegno che posso considerare complesso. Avevamo l’edificio del ex oratorio, di proprietà della curia che era in pessime condizioni e nessuno ci metteva mano.

Un giorno, venuto a sapere di un lascito alla Curia da parte di un nostro concittadino, e dopo essermi accertato che avrei potuto avere anche un finanziamento per la ristrutturazione, ho chiesto un incontro col vescovo (Monsignor Ravinale) e siamo giunti ad una soluzione.

Abbiamo fatto un contratto di comodato d’uso a favore del comune e quindi siamo potuti intervenire. Oggi il caseggiato è a posto ed è a disposizione di tutta la comunità e delle associazioni non solo cortanzesi.

A quale tipologia di materia o argomento deve dedicare più tempo?

Al completamento dei lavori e servizi affidati a ditte esterne, sia per la burocrazia, ma anche perché c’è, da parte di questi “fornitori” il vizio di fare il buono e il brutto.

Seguo da vicino questi lavori e questi servizi, affinché vengano completati secondo gli impegni che le ditte hanno preso.

Fino ad oggi, quale è stato l’atto da Lei compiuto in carica, che Le ha dato più soddisfazione?

Siamo sullo stesso filone della storia dell’oratorio perché si tratta di un’altra sistemazione di locali in un edificio, quello del Palazzo Comunale.

Era il periodo in cui le Poste Italiane avevano deciso di eliminare molte sedi nei piccoli comuni e fra questi ci sarebbe stato subito anche il nostro perché era situato in locali non più idonei.

Siamo riusciti a risistemare il Palazzo Comunale e ad adibire un locale per le poste insieme ad altri destinati all’ambulatorio e alla scuola d’infanzia. Devo dire che ho contato sull’appoggio di un nostro rappresentante politico nelle alte istituzioni, ma con i locali a posto, l’ Ufficio Postale (aperto 3 giorni la settimana) è rimasto in paese.

In che modo (o in quali modi) comunica con i concittadini?

La comunicazione è quella diretta, ci si incontra al bar, in piazza. Io parlo sempre con tutti e di qualsiasi argomento di interesse per il paese.

Su degli argomenti specifici facciamo anche delle affissioni per informare i cittadini.

Poi, in occasioni di celebrazioni, cerimonie ed eventi, anche culturali, ci si incontra tutti e ci si parla.

Abbiamo anche qualche gruppo whatsapp ma che, al momento, sono ancora limitati.

Soddisfatto di come porta avanti il suo incarico o no?  Si augura di poter continuare per altri mandati amministrativi?

Si, sono ragionevolmente soddisfatto di quello che ho realizzato anche se io tendo sempre a migliorare in tutto quello che faccio, e vorrei sempre fare di più e meglio.

Ritengo giusta l’alternativa e il ricambio, tuttavia vorrei sempre vedere il paese andare avanti e non fermarsi.

Ci potrebbe essere un mio eventuale futuro impegno, ma lo vedo solo in funzione di un programma che veda il paese andare sempre avanti.

Quali accorgimenti, che lei ha attuato, consiglierebbe ai colleghi per rendere l’azione del sindaco più efficace?

Prendendo come riferimento l’azienda in cui lavoro, cerco di gestire il comune come se fosse una Azienda, (nei limiti delle possibilità consentite dai regolamenti).

Dove mi è stato possibile, ho introdotto, con collaboratori e fornitori una percentuale di compenso legata alla produttività o al gradimento della attività svolta.

L’introduzione diffusa di un “compenso variabile” potrebbe veramente aiutare.

Di cosa avrebbe bisogno un sindaco per fare funzionare meglio la macchina

comunale?

Di meno burocrazia. Di poter fare più affidamenti diretti e, di poter controllare il tutto direttamente.

Il problema sicurezza, nel suo Comune come è percepito dai cittadini? Cosa viene fatto e cosa, eventualmente, si dovrebbe fare di più.

E’ percepito.

Abbiamo già installato le telecamere agli ingressi del paese, ed è stata una cosa positiva.

Abbiamo una ottima collaborazione sul territorio con i carabinieri che sono di stanza a Montechiaro.

Abbiamo un gruppo Whatsapp dove ci si segnala eventuali presenze anomale o comportamenti che generano sospetti.

Dobbiamo integrare il tutto, magari con la collaborazione della Prefettura.

Sono aumentati negli ultimi anni i bisogni sociali della popolazione? Di che tipo? Cosa si può fare per affrontarli meglio?

Anche noi abbiamo qualche situazione di famiglie in difficoltà economica, ma i casi non sono molti e sono seguiti dal COGESA che lavora egregiamente ed al quale siamo associati.

Non abbiamo, fortunatamente, neanche dei grossi problemi per quanto riguarda la assistenza alle persone anziane, e comunque anche qui interviene il COGESA.

Anche sul tema dei bisogni sociali occorrerebbe però una migliore organizzazione del tutto, per avere più efficienza ed avere chiaro in testa, in ogni caso, come e cosa sia meglio fare in ogni differente situazione che ogni volta si presenta.

Ci sono organizzazioni di volontariato nel suo Comune? Collaborano con il Comune? Se si, in che modo?

Se no, come potrebbe svilupparsi una sinergia tra amministrazione e no profit?

Non ci sono vere organizzazioni, agiamo di volta in volta, secondo i casi, attraverso il volontariato.

Nel primo anno del mio primo mandato ci fu un terribile lutto nel paese, se ne andò un ragazzo amico di tutti. Si organizzò una raccolta fondi e col lavoro di volontari fu recuperato e gli fu dedicato uno spazio nella piazza proprio qui di fronte al Comune. 

Abbiamo ogni anno l’iniziativa denominata “Pulisci Cortanze”. Si tratta di un avvenimento basato esclusivamente sul volontariato che coinvolge l’intero paese.

Grazie in particolare ad un signore di Piea abbiamo messo in piedi una biblioteca, che ora è in fase di ampliamento.

Recentemente, in occasione purtroppo della scomparsa di un altro amico ed ex  nostro consigliere comunale, ci siamo dati da fare per raccogliere i fondi, acquistare un defibillatore, organizzare i corsi di apprendimento all’uso, il tutto con il solo volontariato.

Quando si fanno interventi di volontariato le formule devono essere semplici, poi ci vuole onestà e voglia di lavorare.

Ha ancora un sogno o un progetto tutt’ora nel cassetto, che vorrebbe poter realizzare?

Si, c’è il problema delle case vuote, sono di una tristezza infinita.

Vorrei cercare di attrarre nuovi cittadini anche attraverso iniziative che possano invogliarli a venire ad acquistare casa qui. Occorre studiare qualche cosa, per poter fare ritornare queste colline all’antico splendore.

*************************************

Si ringrazia per il sostegno al Progetto 118 Sindaci

Il Progetto 118 Sindaci gode del Patrocinio della Provincia di Asti

e della Prefettura di Asti