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Speciale 118 Sindaci: intervista a Bruno Colombo, Sindaco di Roatto

118 Sindaci: incontriamo Bruno Colombo, Sindaco di Roatto.

Da bambino aveva mai immaginato di diventare sindaco? 

No, da bambino sognavo di fare carriera militare nell’aeronautica nel ruolo di pilota.

Come è nata la Sua candidatura a sindaco?

Considerando la mia disponibilità, ho pensato di fare una lista di volontari che dedicassero del tempo per il proprio comune. Nel nostro comune cosa da fare ce n’erano  molte, per troppo tempo siamo stati fermi. Il mio concetto del “fare” è diverso.

Aveva già qualche esperienza di tipo amministrativo o comunque nel settore pubblico?

Ho avuto in passato qualche esperienza nel campo amministrativo come consigliere di minoranza, ma è stata un’esperienza negativa.

Quale è stato il suo primo pensiero nel momento che ha capito di essere stato eletto?

Il primo pensiero è stato di confrontarmi con il programma da noi promosso, ed organizzarlo in base al tempo a nostra disposizione ed alle scadenze da noi prefissate.

Qual è stato (o è) l’impegno più complesso che in questa carica ha dovuto affrontare?

L’impegno più complesso è quello di cercare e trovare dei finanziamenti, che uniti ai compensi degli amministratori, possano alimentare le risorse necessarie per fare quelle attività che servono al territorio comunale

A quale tipologia di materia o argomento deve dedicare più tempo?

Considerando che da tempo oltre che Sindaco sono anche Presidente dell’Unione dei Comuni “Comunità Collinare Valtriversa”, la parte finanziaria è quella a cui dedico più tempo.

Fino ad oggi, quale è stato l’atto da Lei compiuto in carica, che Le ha dato più soddisfazione?

La vendita della “Cascina Du Leu” ( cascina che si affaccia sulla piazza).

Abbiamo barattato il valore dell’immobile con il rifacimento della Piazza Piemonte con porfido nostrano. E’ stato un percorso lungo con molte difficoltà.

In che modo (o in quali modi) comunica con i concittadini?

Il paese è piccolo e ci conosciamo tutti. I cittadini mi possono trovare presso gli uffici comunali per un rapporto diretto.

Invece per le comunicazioni predispongo degli avvisi che vengono affissi nelle bacheche situate su tutto il territorio comunale e sul sito internet del comune.

Soddisfatto di come porta avanti il suo incarico o no? Si augura di poter continuare per altri mandati amministrativi?

Sono molto soddisfatto perché ho nella mia squadra persone molto disponibili e capaci, a partire dal mio Vice che mette a disposizione mezzi e ore di lavoro.

Gli altri amministratori quando è necessario riesco sempre a coinvolgerli in modo molto positivo.

Per quanto riguarda i futuri mandati amministrativi, direi che sarebbe opportuno trovare un nuovo sindaco che si appassioni a questo mondo. Ma temo che non sarà facile .

Quali accorgimenti, che lei ha attuato, consiglierebbe ai colleghi per rendere l’azione del sindaco più efficace? 

Di considerare il Comune come un’azienda. Il Sindaco è il padrone, i dipendenti gli operai e i cittadini i clienti.

A livello di Unione dei Comuni, la cosa è ancora più efficace.

Di cosa avrebbe bisogno un sindaco per fare funzionare meglio la macchina comunale?

Il Sindaco per svolgere bene l’incarico dovrebbe essere preparato.

Il mio concetto di “Sindaco preparato” è che prima di accedere alla candidatura, dovrebbe fare un corso, sostenere un esame e, dopo averlo superato, candidarsi.

Il problema sicurezza, nel suo Comune come è percepito dai cittadini? Cosa viene fatto e cosa, eventualmente, si dovrebbe fare di più.

Sul tema sicurezza abbiamo fatto e stiamo facendo il possibile. Sul territorio sono presenti le Forze dell’ordine e la Polizia Locale.

Continuamente informiamo i cittadini dei pericoli esistenti con delle riunioni periodiche. Quest’anno avremo anche le telecamere nei punti di ingresso del territorio. I cittadini continuano ad avere paura. Il problema dei furti non si esaurisce con la cattura del ladro, ma dovrebbe proseguire con la punizione, ma la punizione non esiste e il ladro torna ladro subito. Bisogna che il ladro abbia paura di fare il ladro, deve avere paura della punizione. Bisogna punirli pesantemente mettendoli in prigione e facendoli lavorare per mantenersi.

Sono aumentati negli ultimi anni i bisogni sociali della popolazione? Di che tipo? Cosa si può fare per affrontarli meglio?

Fortunatamente nel mio Comune non ci sono molti bisogni sociali. Ci sono molto anziani. Naturalmente l’anziano, specialmente se è solo ha bisogno di assistenza. Il Co.ge.sa è un buon punto di appoggio.

Per le situazioni più complesse vengono affrontate di volta in volta secondi i mezzi a disposizione e le esigenze. Per quanto riguarda la popolazione più giovane, certamente la carenza di posti di lavoro fa aumentare i bisogni sociali. Questo è un problema conosciuto ma non affrontato a livello centrale.

Ci sono organizzazioni di volontariato nel suo Comune?  

Se no, come potrebbe svilupparsi una sinergia tra amministrazione e no profit?

Nel nostro comune non ci sono specifiche organizzazioni di volontariato. Alcune persone fanno parte della Croce Rossa di Villafranca d’Asti, altre della Caritas ma i numeri sono di poche unità.

 Sì, credo si possa sviluppare una sinergia tra amministrazioni e no profit, ci vogliono   delle proposte che configurino i vantaggi.

 Ha ancora un sogno o un progetto tutt’ora nel cassetto, che vorrebbe poter realizzare?

Il mio sogno è un sogno potenzialmente realizzabile, ma serve una concomitanza di fattori. Mi spiego meglio. “La cascina Du Leu”  deve essere ristrutturata con indirizzo turistico ricettivo, così che Piazza Piemonte prenda la sua bellezza.

Vicino alla cascina è stato recentemente restaurato dalla nostra amministrazione un immobile, di proprietà comunale, che è diventato una bellissima potenziale vineria, poco utilizzata, denominata “La bottega del Freisa”.

Il mio sogno è che tra vineria e cascina si possa fare un locale ricercato per i suoi piatti e per i vini tipici del nostro territorio. Un ristorantino, Vineria – Bar molto carino e alla portata.

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Si ringrazia per il sostegno al Progetto 118 Sindaci

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