L’Istituto Comprensivo di Villanova d’Asti ai campionati italiani under 26 di bridge

Oltre 200 tra bambini e ragazzi di diversi istituti compresivi Italiani hanno raggiunto Salsomaggiore Terme per giocare a bridge. Il doppio rispetto all’anno scorso. Tra questi gli studenti della scuola G. Rodari dell’Istituto Comprensivo Villanova D’Asti.

In programma fino a sabato 20 Aprile, e organizzati dalla Federazione Italiana Gioco Bridge sono i Campionati italiani under 26, durante i quali i ragazzi giocando, eserciteranno competenze come la capacità di calcolo, il pensiero strategico, la memoria e il lavoro di squadra.

La cittadina alle porte di Parma è ufficialmente la capitale del Bridge italiano. Qui si disputano praticamente tutti i Campionati organizzati dalla Federazione Italiana Gioco Bridge (FIGB), l’istituzione affiliata al CONI che gestisce questo intrigante sport con le carte.

“Siamo molto contenti del numero di iscritti a questa edizione dei Campionati giovanili: i partecipanti sono raddoppiati rispetto alla scorsa edizione – ha dichiarato Patrizia Azzoni, consigliere responsabile del settore insegnamento della Federazione – Questo si deve soprattutto al boom del Bridge a Scuola. I corsi organizzati nelle classi sono stati accolti con entusiasmo dai presidi, dagli alunni e dalle loro famiglie. Durante i raduni che fanno seguito ai corsi di Bridge nelle Scuole e che si stanno tenendo in queste settimane in diverse regioni, il Bridge ha dimostrato che, anche nel nuovo millennio, non ha perso il suo fascino. Oggi è ufficialmente uno sport, perché, grazie agli attuali sistemi di duplicazione delle smazzate, che permettono a tutti i partecipanti di cimentarsi esattamente nella stessa distribuzione delle carte, quindi sugli stessi problemi, conta solo l’abilità e la logica, mentre la fortuna non ha alcun ruolo”.

I giovani atleti della mente provengono da tutta Italia. In particolare Sicilia e Sardegna sono particolarmente prolifiche di campioncini: nell’ultima edizione, gli junior di Catania hanno conquistato addirittura due ori, e diversi ragazzi che hanno rappresentato l’Italia nella Nazionale giovanile sono della zona di Cagliari, Palermo e Catania.

La Federbridge sta investendo molto nella diffusione di questo sport fra i ragazzi. L’attuale Direttivo, in carica dal 2017, ha scelto di puntare moltissimo sul futuro di questo gioco, uno dei pochi sport realmente capaci di accompagnare una persona per tutta la vita senza alcuna frustrazione legata al fisiologico rallentamento del corpo – un problema che le discipline della mente non conoscono. Si può giocare a Bridge dai sei anni: basta avere un mazzo di carte e la voglia di mettersi alla prova con problemi sempre nuovi.

Fra le iniziative della FIGB per la promozione del Bridge fra i giovani nel corso dell’ultimo anno scolastico ci sono stati corsi nelle scuole e perfino un concorso video: i ragazzi sono stati chiamati a essere registi di “uno spot per la mente”, ovvero un breve filmato per la promozione di questa disciplina.