Inaugurata al Museo Civico di Moncalvo la mostra delle opere di Stefano Icardi

Moncalvo ha salutato nello scorso weekend l’inaugurazione di un nuovo anno di esposizioni artistiche al Museo Civico dove sono state presentate al pubblico le opere di Stefano Icardi, primo autore protagonista del calendario di mostre tematiche del 2019.

Il titolo della mostra “Pittore di Canelli” ricorda come Icardi abbia vissuto e lavorato nella cittadina del Monferrato che con le sue cattedrali sotterranee ha dato forza e prestigio al sito Unesco Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato. Alla presentazione erano presenti anche i nipoti dello stesso Icardi che hanno molto apprezzato l’allestimento, curato da Giancarlo Boglietti, che ha anche realizzato il catalogo, pubblicato da Aleramo onlus Editore.

Tra le autorità intervenute il sindaco Aldo Fara il quale ha ricordato come il Museo di Moncalvo costituisca una “perla” e “ricchezza da salvaguardare” mentre il vicepresidente della Provincia di Asti Paolo Lanfranco ha sottolineato come la bellezza delle nostre colline ha certamente influenzato l’opera dell’artista. Un’osservazione la quale è stata ripresa dalla critica d’arte Giuliana Romano Bussola, la quale affianca ormai da tempo l’Associazione A.L.E.R.A.MO. onlus. L’esposizione moncalvese, secondo Romano Bussola, ha “fatto giustizia” su un autore poco conosciuto ma non per questo meno significativo e originale.

Circa quaranta capolavori sono in mostra fra nature morte, paesaggi, ritratti: un variegato panorama della pittura di Icardi e del suo vissuto artistico.
Come di consueto il percorso espositivo ha dato ragione della collocazione territoriale dell’artista e in particolare i visitatori possono leggere piccole curiosità e cinque belle poesie scritte dalla professoressa Maria Rosa Panté in ispirazione di altrettanti dipinti.

Ma Icardi riserva anche un’altra peculiarità. Lui era musicista, suonava, insegnava e scriveva musica. E ciò che più ha incuriosito i curatori della mostra è la sua abitudine a suonare anche durante la proiezione dei primi film muti. E da qui il desiderio di far partecipare alla presentazione anche Livio Musso, giornalista, storico del cinema e regista che ha attirato l’attenzione del pubblico presente sulla personalità di Pastrone e sull’influenza che probabilmente sia il cinema che la fotografia hanno potuto avere sull’opera di Icardi. Musso ha infatti affermato che i suoi dipinti “sembrano fotogrammi di una sequenza cinematografica”. “Ed effettivamente appaiono come un fermo immagine – ha affermato Maria Rita Mottola, presidente di A.L.E.R.A.MO. onlus –e ci si può rendere conto nel visitare la mostra.”

La mostra di Icardi resterà visitabile fino al 30 giugno ogni sabato e domenica (o in settimana su prenotazione per gruppi). Per informazioni e prenotazioni: tel. 3277841338- www.aleramonlus.it