Giro di vite sullo spreco di acqua e sui roghi di rifiuti nei campi nomadi di Asti

Più informazioni su

Nella mattinata odierna, presso la Prefettura di Asti, si è svolta una riunione avente ad oggetto la situazione dei Campi Nomadi del Comune di Asti, con particolare riguardo al campo Rom di Via Guerra.

All’incontro, convocato d’intesa con l’Amministrazione civica e presieduto dal Prefetto Alfonso Terribile, hanno partecipato i vertici provinciali delle Forze di Polizia, un rappresentante dell’Amministrazione provinciale, il Sindaco, il Vice Sindaco e gli Assessori alla Sicurezza, ai Servizi Sociali e all’Istruzione nonché il Comandante della Polizia Municipale ed il Dirigente dell’Ufficio Politiche Sociali del Comune di Asti.

Nel corso della riunione sono stati illustrati i progetti messi in atto, nel tempo, dall’Amministrazione Comunale al fine di migliorare la vivibilità dei campi nomadi, senza perdere di vista l’obiettivo finale del superamento degli stessi, sancito dalle direttive dell’Unione europea.

Tra gli interventi realizzati vi sono i lavori di messa in sicurezza e rifacimento dell’impianto elettrico del campo Rom di Via Guerra con l’installazione di contatori individuali e intestazione delle utenze a ciascun nucleo famigliare, le politiche sociali volte a favorire la scolarizzazione dei minori tramite l’accompagnamento con lo scuolabus alle lezioni nonché il costante dialogo dell’Amministrazione con i rappresentanti delle comunità residenti.

Il Comune ha assicurato il proseguimento di queste azioni che andranno di pari passo con un percorso di mantenimento della legalità.

Saranno, infatti, poste in essere azioni per evitare il protrarsi dello spreco dell’acqua pubblica in tutti i campi e per effettuare controlli sul regolare smaltimento dei rifiuti, anche al fine di scongiurare il ripetersi di roghi abusivi di immondizia nelle vicinanze dell’insediamento Rom.

Le Forze di Polizia, per parte loro ed in concorso con la Polizia Municipale, attueranno mirate attività preventive e di contrasto di ogni fenomeno di illegalità.

Più informazioni su