Giostra del Pitu di Tonco: le fantine che sfidano la pioggia e la tradizione

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E’ andata in scena domenica scorsa 7 aprile, nonostante il maltempo, la tradizionale Giostra del Pitu di Tonco.

Quest’anno, per la prima volta, a competere nella gara equestre (un tacchino, pitu in dialetto piemontese, viene appeso al centro della piazza e sfidanti a cavallo devono decapitarlo) sono state tutte donne, fantine del maneggio tonchese La Ciocca. La vittoria per il rione Annunziata è andata alla diciottenne Marta Piazzano.

giostra del pitu tonco 2019

E’ stata una piccola rivoluzione per una festa che si perde nella memoria dei tonchesi: nata come rito di iniziazione per i ragazzi che diventavano maggiorenni, negli anni la giostra è diventata una festa dei borghi. Questo fino al 2009, anno della sua sospensione dovuta alle polemiche e agli scontri con associazioni animaliste. Dal 2015 la festa viene nuovamente riproposta con, al posto del “pitu” vero (si utilizzava un tacchino già morto), un fantoccio realizzato in tessuto, dalla sarta locale Santina Cinnirella.

Il tacchino prima i fantini poi: la festa si adegua ai cambiamenti della società, ma non muore. Questo il messaggio lanciato domenica scorsa quando i tonchesi hanno sfidato la pioggia per quello che per il paese è un momento di condivisione e allegria, come evidenziato dalla sfilata dei borghi, che ha anticipato la competizione equestre.

Carri allegorici, allo scopo di riscoprire e valorizzare le antiche tradizioni, hanno messo in scena momenti di vita quotidiana. A partecipare a questa edizione 2019 cinque dei setti rioni: Annunziata, Casa Paletti, Sant’Antonio, Piazza e Santa Maria (non hanno partecipato Portone e Stazione). La vittoria per il miglior carro è andato al rione Piazza con il tema del “dottore di paese”.

giostra del pitu tonco 2019

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