Elezioni comunali: Cristiano Massaia si ricandida per Aramengo

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Saranno 93 i comuni astigiani che andranno a rinnovare il proprio sindaco il prossimo 26 maggio.

Tra questi c’è anche Aramengo, il cui attuale primo cittadino, Cristiano Massaia, scioglie le riserve e anticipa la sua prossima ricandidatura.

“Mi ricandido sostanzialmente con lo stesso gruppo con cui lavoro da 15 anni e un paio di ottimi nuovi ingressi – conferma Massaia – Ho avuto la fortuna di avere un maestro da cui imparare che è l’attuale vicesindaco [Francesco Tavolato NdR] dal quale ho appreso l’audacia ed il coraggio di andare oltre, anche quando tutto sembra impossibile. Ho avuto l’onore di poter collaborare per tanti anni con persone presenti, capaci, costanti ed autonome nei loro compiti”

Nel programma elettorale, in fase di elaborazione, ci saranno quelli che per Massaia sono punti saldi: programmi di vasta area e collaborazioni tra istituzioni e altri comuni.

“Avere alle spalle un gruppo con esperienza, in grado di assicurare certezza significa permettere ad un sindaco, di lavorare su progetti e programmi di area vasta, tessere rapporti, progettualità e collaborazioni, delle quali le piccole comunità oggi, non possono più fare a meno. Il nostro territorio ha avuto tanti giovani sindaci con i quali sono nati bellissimi progetti e che spero per me ed ovviamente per loro, possano essere continuati e sviluppati”.

Altro punto importante per il sindaco uscente è la creazione di servizi per rispondere a precise esigenze dei residenti, soprattutto i più giovani, coloro su cui puntare per investire sullo sviluppo del territorio.

“Non proporremo certo un’amministrazione che vive di memoria e autocelebrazione, ma proporremo e divulgheremo per quanto possibile un politica orientata ad avere di più, e non a decrescere, nell’ottica di offrire servizi e permettere ai nostri figli di restare nei nostri luoghi, trovando ciò che inevitabilmente cercherebbero altrove. Il mondo è cambiato, le persone con le loro esigenze anche. Un’ amministrazione ha l’obbligo morale e civile di stare al passo con i tempi, con preparazione, studi  ed esperienza. Le visioni obsolete, fuori tempo e buone per chi in questi luoghi non ci vive, vanno cercate altrove”.

 

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