Decreto dignità e pubblicità giochi, cosa cambierà in Italia

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Decreto dignità e pubblicità giochi: nelle ultime ore è circolata la bozza sulle linee guida da discutere al prossimo consiglio dei ministri. Secondo quanto trapelato, si opterà per il blocco delle sponsorizzazioni per le scommesse sportive. Nessun marchio potrà apparire a bordo campo, messi al bando i prodotti pubblicitari di giochi per programmi tv e cinema, non sarà consentita nessuna comunicazione redazionale. Una linea piuttosto dura è quella che intende adottare l’Agcom (l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) per la pubblicità nel settore scommesse, giochi e casinò online.

La bozza del documento sarà discussa in Consiglio a partire dal prossimo 18 aprile. È stato annunciato che si terranno in considerazione i tanti incontri avuti negli scorsi mesi con gli stessi operatori di gioco.

Confermato dunque il divieto di sponsorizzazione deciso dal Governo lo scorso anno, anche se si sono avuti alcuni segnali di apertura con riguardo alle comunicazioni volte a promuovere il gioco lecito ed il contrasto alle ludopatie. Per quanto concerne invece l’attività di vigilanza, sarà a carico dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli con la collaborazione della Guardia di Finanza.

La nuova normativa riguarda da vicino anche il comparto del gioco online, il cui mercato è stato registrato in costante crescita nel 2018. Un incremento della raccolta in Italia del 5,6% a 107,3 miliardi di euro rispetto al 2017. Non ha dunque influito nelle abitudini degli italiani la nuova normativa sul gioco, il cui via libera definitivo è atteso entro l’anno. Sta però già influendo sull’ambito lavorativo con riferimento al settore in quesitone; In una recente intervista il CEO del casino online Betnero.it poneva l’accento sugli “effetti collaterali del decreto” poiché varie figure professionali, come specialisti di marketing e social media, all’interno di aziende operanti nel gaming online, si sono trovate improvvisamente senza lavoro. Ricordiamo che già dallo scorso mese di Luglio sia Facebook che Google vietano le sponsorizzazioni a pagamento verso operatori di gioco che prevedono vincite in denaro.

Il decreto dignità di fatto impedirà la pubblicità per il gioco online. Una recente indagine diffusa dalla società LOGICO ha però messo in risalto come gli utenti gradirebbero una maggiore informazione in materia tramite internet, stampa e mass media. Ecco perché le principali associazioni di categoria hanno già pronte una serie di proposte da presentare al Governo, destinate ad accrescere la sicurezza nel settore e la tutela degli utenti. Proprio in questa direzione vanno infatti le nuove comunicazioni volte a promuovere il gioco legale ed il contrasto alle ludopatie.

L’obiettivo comune delle società concessionarie e dei casino online legali è di salvaguardare la legalità del gioco, rispettando i più elevati standard di sicurezza. Con l’introduzione del decreto dignità, rimane ancora comunque alto il rischio di far allontanare i grandi operatori “legali” del comparto dal mercato italiano, favorendo paradossalmente quelli sprovvisti di autorizzazione da parte dei monopoli, contro i quali non ha alcun strumento di inibizione.

D’altronde la raccolta superiore ai 100 miliardi di euro l’anno dei casino online garantisce allo Stato introiti considerevoli in termini di tasse e imposte. La “partita” tra istituzioni e concessionari AAMS è appena iniziata.

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