Coldiretti Piemonte, Piano Lupo: Agire al più presto per salvare i pascoli piemontesi

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Salviamo le migliaia di pecore e capre sbranate, mucche sgozzate e asinelli uccisi lungo tutta la Penisola dove la presenza si è moltiplicata negli ultimi anni con stragi negli allevamenti. E’ quanto afferma Coldiretti in riferimento al Piano Lupo presentato dal Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa.

“Sulle Alpi la presenza del Lupo, negli ultimi tre anni, è triplicata. E’ una situazione ormai insostenibile per le nostre imprese che, con coraggio, continuano a presidiare le montagne e a garantire la bellezza del paesaggio – sottolineano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale –.

A rischio spopolamento diversi territori che potrebbero essere totalmente abbandonati: la presenza di branchi di lupi, infatti, sta scoraggiando in molte aree l’attività di allevamento mettendo in difficoltà anche il tradizionale trasferimento degli animali in alpeggio che, oltre ad essere una risorsa fondamentale per l’economia montana regionale, rappresenta anche un modo per valorizzare il territorio e le tradizioni culturali che lo caratterizzano.

In attesa di conoscere i dettagli del nuovo Piano – concludono Moncalvo e Rivarossa – serve un forte impegno dalla Regione Piemonte affinché in sede della Conferenza Stato-Regioni si possa velocizzare l’iter e rafforzare il piano, dove necessario. Di fondamentale importanza, quindi, che siano presenti a livello territoriale misure anche coraggiose per controllare e contenere i lupi e gli ibridi cane-lupo. Altrettanto importante è il tema del risarcimento dei danni e del mancato reddito per cui vanno previsti ulteriori premi economici a supporto delle difficoltà che, comunque, gli allevatori incontrano nel loro lavoro quotidiano”.

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