Lettere al direttore

Cisl FP Asti: “Lettera aperta agli enti pubblici su legalità e sicurezza del lavoro”

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Riceviamo e pubblichiamo.

In Italia abbiamo una legislazione lavoristica tra le più avanzate ma, come a volte accade, ad una legislazione attenta e che prevede dei controlli non corrisponde un’organizzazione sufficientemente adeguata dei soggetti che hanno la funzione di controllare.
E’ questo il caso dei controlli in materia di lavoro che non solo segnano sempre il passo, ma addirittura anno dopo anno si stanno riducendo a causa della scarsezza di risorse umane e dell’enorme mole di soggetti da controllare, nonostante il personale dell’INPS, dell’INAIL, dello SPRESAL e dell’ITL si dia da fare come può.

Ma se è vero che gli Enti Pubblici deputati ai controlli sono diversi, e che le politiche assunzionali dei governi trascurino queste amministrazioni ormai da decenni, è anche vero che la Pubblica Amministrazione è una e, aldilà delle singole amministrazioni attraverso le quali si manifesta, possiede un capitale umano dispiegato sul territorio che è a conoscenza di tutti i fenomeni socio economici ivi insistenti, e che sarebbe possibile impiegare per raggiungere un obiettivo condiviso di controllo della legalità, sicurezza sul lavoro e del lavoro e di maggiore equità sociale.

Le polizie locali, gli uffici del commercio, i cantonieri degli enti locali ed in generale tutto il personale dipendente degli Enti Locali sono presenti in modo capillare su tutto il territorio della provincia e conoscono e vedono tutto ciò che accade.
Aldilà delle eventuali segnalazioni di illeciti, o veri e propri reati conclamati , perché non immaginare un collegamento istituzionale tra le diverse amministrazioni pubbliche attraverso il quale il personale degli enti locali, opportunamente formato sul tema, possa segnalare agli organismi di controllo le situazioni lavorative individuate come sospette?

In questo modo ne trarrebbero giovamento oltre alla società civile tutta anche le amministrazioni con compiti e poteri di controllo, che riceverebbero una serie di segnalazioni già scremate, potrebbero agire più efficacemente e potrebbero contare anche su un maggior potere dissuasivo di comportamenti illeciti sul territorio, e anche le amministrazioni segnalanti, perché un’amministrazione realmente attenta ai bisogni e alle esigenze della popolazione vuol dire anche un’amministrazione che tutela i propri cittadini dallo sfruttamento e dalle discriminazioni.

In occasione della prossima celebrazione della festa del lavoro, e con motivo la recente introduzione del reddito di cittadinanza quale provvedimento del Governo in materia di giustizia sociale, che pure ha sollevato tante polemiche per via del rischio di possibili “furbetti”, la CISL FP astigiana coglie l’occasione per invitare le amministrazioni pubbliche direttamente coinvolte : INPS, INAIL, ASL, ITL, Provincia e Comuni della provincia a sedersi attorno ad un tavolo per affrontare pubblicamente la questione e siglare un patto per la sicurezza sul lavoro e del lavoro.
Su questo tema il Sindacato c’è, aspettiamo le Istituzioni.

per la CISL FP Alessandria Asti
Salvatore Bullara

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