Lettere al direttore

Alba, lettera dal Quartiere San Cassiano: “Il diritto al divertimento va assicurato, ma senza danni per altri”

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un gruppo di residenti nel Quartiere San Cassiano, ad Alba, sui loro timori legati all’imminente avvio della stagione estiva del divertimento, con conseguenze indesiderate sul quartiere divenuto nel tempo sempre più residenziale.


L’estate alle porte: tempo di dehors, notti di festa e albe condivise tra amici. Così i locali della movida albese si spogliano dell’abito invernale: cocktails e musica sono serviti in aree aperte, il suono è libero di circolare così come le mattine rappresentano il naturale proseguimento della festa notturna.

Il solstizio d’estate, 21 giugno, che dovrebbe sancire l’inizio della bella stagione, è anticipato: la fine di maggio, prospetta, al quartiere San Cassiano, i primi eventi all’aria aperta. Nella notte tra sabato 18 e domenica 19 maggio, è prevista l’inaugurazione di Jungle – Caveau Summer Club (così è reso noto dai social network).

Reduci dalla quasi conclusa stagione invernale, svoltasi presso la stessa struttura, noi, un gruppo di residenti del quartiere San Cassiano, siamo già – purtroppo- consci di quali saranno gli effetti collaterali per un’area sempre più residenziale.

Preso atto del numero di abitazioni presenti nell’area della suddetta discoteca, visto e considerato la versione estiva del locale, senza quindi più barriere per contenere il suono, saremo costretti a condividere le ore piccole con i giovani. Un’attività certo non destinata a coppie di anziani, così come a giovani famiglie o a chiunque non desideri e non ami quel genere musicale.

Ma non è tutto. Se, dal canto nostro, seppur con qualche sacrificio, possiamo aumentare il livello di tolleranza, certo è che non possiamo occuparci dei postumi relativi alle notti di bagordi. Non è questa la prima segnalazione ma di cassonetti rovesciati, tracce di alcol fermentato, cartelli stradali rovinati, fioriere distrutte e bicchieri di plastica come decorazioni siamo stufi. La domenica mattina è possibile ripercorrere le attività di alcuni – lungi da noi fare di tutta l’erba un fascio – giovani non propriamente educati.

In quanto cittadini albesi ci arroghiamo il diritto di estendere questa preoccupazione non solo per i vicini di casa di Corso Barolo, e talvolta di Corso Europa e di Corso Piave, ma anche per tutti coloro che raggiungono Alba tramite la tangenziale. Corso Barolo rappresenta infatti la prima visione per chi s’appresta a raggiungere il centro storico. È giusto offrire una vista tale? Nel tempo in cui, l’amministrazione comunale si impegna, giustamente, a coltivare l’estetica del borgo dalle 100 torri, così come ad ampliare le piste ciclabili (presenti a San Cassiano), che ci si prenda cura anche del mantenimento.

Su quale sia la soluzione, ci affidiamo a voi. Forse più controlli notturni o forse più vincoli. Detto ciò, non è nostra intenzione impedire la movida. Crediamo semplicemente che questa debba essere destinata ad aree idonee, possibilmente non così abitate.

Noi, un gruppo di residenti di San Cassiano, intendiamo combattere per #rispettareilquartiere. A breve attiveremo una raccolta firme per sensibilizzare sul tema, con l’auspicio che questa campagna sia nell’interesse di tutta la città, compresi i giovani, a cui va assicurato il diritto al divertimento ma senza danni per altri.

Un gruppo di residenti del quartiere San Cassiano

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