“Un Pride nel 2019 serve ancora. Per capirlo basta leggere molti commenti sui social”

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“Perché un Pride nel 2019? Perchè è una manifestazione che serve ancora. Basta leggere molti commenti su Facebook.”

Con queste parole gli organizzatori hanno presentato la prima edizione del Pride astigiano, che si terrà sabato 6 luglio.

“Il motto scelto é “volli, sempre volli, fortissimamente volli”. Abbiamo usato una citazione di Vittorio Alfieri per fare comprendere la determinazione e l’impegno con i quali la comunità LGBTQI astigiana in questi anni ha portato avanti istanze e rivendicazioni nazionali anche in sede locale” hanno esordito Stefano Bego, Patrizia Onori e Vittoria Briccarello.

Il manifesto politico della manifestazione si concentra sui molti punti che il movimento LGBT rivendica e a cui non è stato data ancora piena applicazione. Tra questi, una maggiore attenzione al bullismo nelle scuole, maggiore tutela ai migranti discriminati per il proprio orientamento sessuale, l’accessibilità dell’Istituto matrimoniale a tutti e una adeguata ed efficace legge contro la violenza.

Il corteo partirà alle 15.30 da piazza Campo del Palio, per poi percorrere corso Einaudi, piazza Alfieri, corso Alfieri, piazza Roma ( dove si terrà una commemorazione di Miguel, cameriere ecuadoregno transessuale morto suicida in seguito ad una violenza sessuale), via Roero per concludersi poi in piazza San Giuseppe dove si terrà un dibattito.

Appassionato l’intervento del sindaco, che si è speso molto, a livello politico, per la concessione del patrocinio al Pride astigiano.

“Ho preso questa decisione e ho chiesto a tutti i presenti che non fossero d’accordo con il patrocinio di votare con coscienza, senza fare pressioni – ha detto Maurizio Rasero – alla fine il sindaco si deve prendere le sue responsabilità e io sono contento di essermele prese. Ho sempre detto che questa amministrazione voleva fare di Asti una città del rispetto contro ogni discriminazione, e dovevamo essere coerenti anche attraverso un gesto concreto come la concessione del patrocinio”.

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