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Speciale 118 Sindaci: intervista a Roberto Mussano, Sindaco di Villa San Secondo

118 Sindaci: incontriamo Roberto Mussano, Sindaco di Villa San Secondo.

Da bambino aveva mai immaginato di diventare sindaco?

No.

Come è nata la Sua candidatura a sindaco?

Amore per il mio paese.

Aveva già qualche esperienza di tipo amministrativo o comunque nel settore pubblico?

Si, come coordinatore regionale del “movimento” di Mario Segni e Scognamiglio.

Quale è stato il suo primo pensiero nel momento che ha capito di essere stato eletto?

E’ ora di iniziare a lavorare e di fare qualche cosa concreto per il paese.

Quale è stato (o è) l’impegno più complesso che in questa carica ha dovuto affrontare?

Il progetto di unione con gli altri comuni, in parte realizzato; però, purtroppo c’è ancora molto campanilismo e una mentalità molto chiusa.

A quale tipologia di materia o argomento deve dedicare più tempo?

Alla parte finanziaria. Devo cercare di recuperare fondi in quanto ce ne sono sempre di meno e sono anche di entità modesta. Per poter realizzare qualche cosa bisogna darsi da fare.

Fino ad oggi, quale è stato l’atto da Lei compiuto in carica, che Le ha dato più soddisfazione?

L’atto che mi ha dato più soddisfazione è stato quello di essere riuscito a recuperare dei finanziamenti che ci sono serviti per abbellire il paese anche dal punto di vista architettonico e ambientale in quanto, l’ambiente, è l’unica nostra ricchezza, e proprio su questo ci dobbiamo impegnare.

In che modo (o in quali modi) comunica con i concittadini?

Direttamente a voce, cercando di capire le loro esigenze e le loro volontà, e per fare, soprattutto, gruppo.

Soddisfatto di come porta avanti il suo incarico o no?  Si augura di poter continuare per altri mandati amministrativi?

Si. Sono molto soddisfatto, perché riesco a vedere i risultati raggiunti.

Per una eventuale proseguimento, valuteremo tutti insieme, ma mi piacerebbe che qualche giovane del paese avesse la volontà di fare questa importante esperienza.

Sicuramente lo aiuterei ad imparare a gestire il carico di lavoro che il ruolo di sindaco comporta.

Quali accorgimenti, che lei ha attuato, consiglierebbe ai colleghi per rendere l’azione del sindaco più efficace?

Conoscenza del territorio e una visione non limitata al comune di competenza, ma all’insieme della zona, in quanto, secondo me, sono ormai finiti i tempi in cui si ragionava per singolo comune. Bisogna guardare al di là e ragionare su spazi più allargati.

Di cosa avrebbe bisogno un sindaco per fare funzionare meglio la macchina comunale?

Collaborazione.

Non solo da parte dei consiglieri comunali, ma da parte di tutta la popolazione.

Il problema sicurezza, nel suo Comune come è percepito dai cittadini? Cosa viene fatto e cosa, eventualmente, si dovrebbe fare di più.

Sicuramente il problema è molto sentito, in quanto la popolazione è, purtroppo, sempre più anziana e quindi vulnerabile.

Con l’installazione delle telecamere di sorveglianza abbiamo già ridotto notevolmente il problema, ma si potrebbe fare di più, molto di più anche collaborando con i comuni a noi limitrofi.

Grazie alle posizioni geografiche dei nostri comuni potremmo, insieme, controllare tutte le nostre strade di accesso.

Poi abbiamo la Stazione dei Carabinieri a Montechiaro, quindi vicino, e anche la loro presenza sul territorio serve da deterrente.

Sono aumentati negli ultimi anni i bisogni sociali della popolazione? Di che tipo? Cosa si può fare per affrontarli meglio?

Fortunatamente nel comune di Villa San Secondo i problemi finanziari ed economici non sono così evidente come nelle grandi città.

Occorre affrontare maggiormente i problemi legati ai giovani, sia per quanto riguarda le prospettive di lavoro, sia per alleviare i disagi delle famiglie che vivono nel nostro territorio ed hanno bambini in tenera età; è essenziale garantire il trasporto pubblico verso le scuole onde consentire ai genitori che lavorano di poter gestire la giornata dei figli senza grosse difficoltà.

Abbiamo anche i servizi forniti dal SEA e dal COGESA che intervengono nei casi più complessi di loro competenza, ma questi casi, oggi sono rari.

Ci sono organizzazioni di volontariato nel suo Comune? Collaborano con il Comune? Se si, in che modo?

Sono assolutamente presenti organizzazioni di volontariato, con le quali il comune ha sempre cercato un clima di massima collaborazione.

Ha ancora un sogno o un progetto tutt’ora nel cassetto, che vorrebbe poter realizzare?

Un progetto che vorrei ancora realizzare è quello del rifacimento dell’area cimiteriale in quanto, abbisogna di lavori per renderla migliore.

Un sogno è quello di riuscire a creare nei giovani del paese il desiderio di occuparsi della cosa pubblica. Tale sogno però, lo vedo a tutti i livelli molto difficile da realizzare.

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