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Speciale 118 Sindaci: intervista a Barbara Baino, Sindaco di Mongardino

118 Sindaci: incontriamo Barbara Baino, Sindaco di Mongardino.

Da bambina aveva mai immaginato di diventare sindaco?

Quando da bambina immaginavo il mio futuro, sicuramente l’dea di diventare Sindaco non era tra le opzioni. Eppure vivendo in un piccolo paese e in una famiglia che da sempre ha contribuito alla vita amministrativa (il mio bisnonno fu Sindaco per due legislature negli anni 50, mio nonno e mio padre sono stati consiglieri comunali) piano piano ti appassioni e senti il dovere di farti coinvolgere direttamente.

Come è nata la Sua candidatura a sindaco?

Mi sono avvicinata all’attività amministrativa di Mongardino partecipando alle elezioni del 1999 ma non sono risultata eletta. Quell’esperienza però, ha maturato in me la convinzione che il mio contributo, grande o piccolo che fosse, poteva essere utile alla vita del mio paese.

Trascorsero un po’ di anni durante i quali mi sono limitata a partecipare alla Commissione Edilizia fino a quando, nel 2009, un mio conoscente immaginò di organizzare una lista per le imminenti elezioni, lista formata da giovani accumunati dalla volontà di prendere parte attiva alle scelte per il futuro del proprio paese. Fui indicata come capolista e dopo profonde riflessioni accettai, quasi sicura di iniziare un percorso di crescita tra le fila della minoranza. Con una sorpresa veramente inaspettata sono stata invece eletta Sindaco! Da allora è iniziato un nuovo periodo della mia vita.

Aveva già qualche esperienza di tipo amministrativo o comunque nel settore pubblico?

Nel 1999 fui nominata membro della commissione edilizia e vi rimasi fino al 2009. Inoltre, grazie alla mia professione di architetto, collaboravo alla progettazione/realizzazione di alcuni interventi per le Pubbliche Amministrazioni. Successivamente, la mia elezione a Sindaco mi ha permesso di approfondire sul campo le competenze fino ad allora maturate.

Quale è stato il suo primo pensiero nel momento che ha capito di essere stato eletta?

E’ stata una delle più grandi emozioni della mia vita. Avevo sognato quel momento, ci speravo ma ero consapevole che l’obiettivo non era per nulla facile da raggiungere.

Quando mi sono resa conto che il sogno si stava trasformando in realtà, ho raggiunto il resto della squadra per festeggiare e condividere insieme la gioia di quel momento.

 In seguito ho pensato alla grande responsabilità che mi attendeva, sulla quale pesava la consapevolezza di avere delle lacune che dovevo assolutamente e velocemente colmare.

Da allora lo spirito di partecipazione del nostro gruppo, unito alla volontà di dimostrare di essere all’altezza di gestire le attività dell’ente mi ha aiutato a superare tutte le difficoltà.

Quale è stato (o è) l’impegno più complesso che in questa carica ha dovuto affrontare?

Il primo passo fu quello di comprendere il sistema amministrativo avendo mai vissuto direttamente tale esperienza. Ho incontrato una grande complessità organizzativa e ho contato molto sulla mia squadra e sul personale dipendente del comune, che ringrazio per la preziosa e fattiva collaborazione. Come avevamo sottolineato in campagna elettorale, alla base del gruppo c’era quello spirito di partecipazione che ha rappresentato il nostro punto di forza. Ci siamo impegnati a fondo affinchè chiunque potesse essere protagonista diretto nelle scelte della gestione dell’ente, contribuendo con il suo apporto di idee, operatività, competenze e professionalità. Solo mantenendo un dialogo costante con tutti possiamo valorizzare il nostro territorio.

A quale tipologia di materia o argomento deve dedicare più tempo?

In un piccolo paese il Sindaco deve occuparsi di qualsiasi problematica. Bisogna essere in grado di recepire tutte le segnalazioni che quotidianamente ti vengono rivolte e saperle tradurre in soluzioni concrete: dal sociale alla manutenzione del patrimonio, dalla progettazione urbanistica alla ricerca estenuante di fondi e finanziamenti. Lo svolgimento della mia attività è inoltre coadiuvato dal lavoro svolto dai consiglieri e dagli assessori ai quali affido compiti ben precisi.

Fino ad oggi, quale è stato l’atto da Lei compiuto in carica, che Le ha dato più soddisfazione?

Il primo grande problema che abbiamo dovuto affrontare è stato il mantenimento nel paese della scuola, che nel 2009 era a rischio chiusura a causa delle scarse iscrizioni.

Ci siamo da subito attivati per trovare una soluzione ritendo la scuola colonna portante di ogni comunità e momento fondamentale ed essenziale della crescita culturale della collettività. Abbiamo dovuto fare un processo di sensibilizzazione sulle famiglie dei comuni limitrofi, mantenendo e migliorando i servizi indispensabili, quali la mensa interna e il trasporto scolastico. Oggi, a distanza di molti anni, grazie a un meticoloso e tenace lavoro, possiamo contare su più di cinquanta iscritti alla scuola primaria e poco meno di quaranta alla scuola dell’infanzia. Inoltre, a conferma del buon lavoro svolto  a partire dallo scorso anno scolastico, abbiamo ottenuto l’istituzione di una seconda sezione presso la scuola dell’infanzia.        A completamento degli sforzi rivolti alla scuola siamo poi riusciti ad acquisire il fabbricato adiacente alla scuola con il progetto di ampliare l’edificio scolastico e di incrementare l’area a disposizione dei bambini ampliando l’adiacente parco giochi.

In che modo (o in quali modi) comunica con i concittadini?

La nostra squadra, costituita da giovani, ha introdotto da subito le nuove tecnologie per la comunicazione con i cittadini. Abbiamo attivato il servizio “System Alert” per le urgenze, una pagina Facebook del Comune, che teniamo sempre aggiornata, diversi gruppi whatsapp e un sito internet sempre aggiornato.

Accanto a una comunicazione “multimediale”, manteniamo comunque quella tradizionale, con bacheche per gli avvisi e i tradizionali manifesti.

Inoltre collaboriamo con la Pro Loco di Mongardino che redige ogni anno una bellissima pubblicazione, ”L’Asinel ‘d Mungardin” all’interno della quale presentiamo il resoconto di tutte le attività svolte nell’anno.

Ritengo inoltre indispensabile il dialogo costante con i miei concittadini: la mia disponibilità è massima e chiunque ha la possibilità di parlarmi in qualsiasi momento, sia dentro che fuori del Municipio.

Infine, organizziamo incontri periodici nelle frazioni del paese per poter conoscere più direttamente le esigenze del territorio in modo da poterci mettere a disposizione degli abitanti; tale iniziativa mi consente di incontrare la cittadinanza per raccogliere segnalazioni di problemi, illustrare interventi e iniziative.

Soddisfatto di come porta avanti il suo incarico o no?  Si augura di poter continuare per altri mandati amministrativi?

Io non sono mai troppo soddisfatta, vorrei potere fare sempre qualche cosa di più e cerco di dare il massimo, dedicando molte ore al ruolo che mi è stato affidato dai miei concittadini.

Sono ovviamente contenta quando vengo approvata, ma lo sono anche quando mi vengono fatti dei rilievi perché da questi cerco di trarre spunti utili per la mia azione amministrativa.

Per quanto riguarda il futuro, non ho ancora preso una decisione definitiva, ne stiamo parlando con il gruppo e prenderemo presto una decisione; naturalmente ci piacerebbe portare a termine tutti i progetti in corso ma nulla è stato ancora deciso. Vedremo.

Quali accorgimenti, che lei ha attuato, consiglierebbe ai colleghi per rendere l’azione del sindaco più efficace?

È sempre difficile dare consiglio agli altri tanto più in una materia così complessa. Ritengo che sia molto importante creare, e mantenere, un rapporto di massima fiducia con i consiglieri e con i dipendenti.

È altresì fondamentale condividere con i collaboratori ogni decisione perché questo crea un rapporto di fiducia che mi ha sempre aiutato a risolvere le problematiche più complesse.

Di cosa avrebbe bisogno un sindaco per fare funzionare meglio la macchina comunale?

Il Sindaco ha bisogno innanzitutto della collaborazione da parte di tutti. Il suo è il ruolo di chi deve coordinare le attività di tanti uffici e tante persone e solo l’impegno di tutti può consentire dei risultati che siano all’altezza delle necessità e delle attese dei cittadini.

Il problema sicurezza, nel suo Comune come è percepito dai cittadini? Cosa viene fatto e cosa, eventualmente, si dovrebbe fare di più.

E’ una grande problematica. Mongardino è un piccolo paese, ma abbiamo molte frazioni e case isolate. Abbiamo da tempo una convenzione con un istituto di vigilanza che opera sul territorio. Ho un ottimo rapporto con le Forze dell’Ordine, in particolare con i Carabinieri della Stazione di Montegrosso, con i quali ho un dialogo costante.

Il Comune di Mongardino ha firmato il Patto della Sicurezza con la Prefettura e partecipa al bando ministeriale per l’installazione di telecamere di sorveglianza che installeremo a breve grazie al finanziamento ottenuto. Stiamo inoltre procedendo ad incrementare i punti di illuminazione pubblica, ammodernando anche quelli già esistenti allo scopo di migliorare la percezione della sicurezza nei miei concittadini.

Sono aumentati negli ultimi anni i bisogni sociali della popolazione? Di che tipo? Cosa si può fare per affrontarli meglio?

La crisi economica degli ultimi anni ha fatto incrementare i bisogni di tipo economico, in quanto anche a Mongardino, sono presenti alcune persone che hanno perso il lavoro.

Abbiamo inoltre molte persone anziane che necessitano di una azione di assistenza costante e puntuale che non sempre gli organi preposti riescono a garantire.

In particolare, sarebbe molto importante poter realizzare dei progetti che possano permettere agli anziani di ricevere una continua assistenza domiciliare che gli consenta di continuare a vivere presso le loro abitazioni.

Ci sono organizzazioni di volontariato nel suo Comune? Collaborano con il Comune? Se si, in che modo?

Abbiamo la grande fortuna di avere nel nostro territorio l’associazione della Pro Loco, che, con una esperienza ormai quarantennale, è una delle più attive della provincia e svolge una importante attività per la promozione del nostro territorio. La nostra collaborazione è ottima e lavoriamo insieme per organizzare un grande numero di manifestazioni ed eventi. Anche con la Parrocchia e l’Oratorio abbiamo un rapporto di grande collaborazione soprattutto nel campo dell’impegno per i più giovani

Inoltre operano nel nostro territorio il Gruppo Alpini di Mongardino e Vigliano, sempre attivo e disponibile per ogni intervento, il gruppo di Protezione Civile di Isola d’Asti, che realizza importanti interventi ambientali, così come l’Associazione Nazionale Carabinieri di Costigliole che ci coadiuva in occasione delle manifestazioni più importanti. Come si vede i volontari sono una realtà molto attiva e importante e la collaborazione con i diversi gruppi è fondamentale per la vita della nostra comunità.

Ha ancora un sogno o un progetto tutt’ora nel cassetto, che vorrebbe poter realizzare?

I miei sogni sono davvero molti così come i progetti che vorrei realizzare. Ne cito solo alcuni.

Il primo è il reperimento dei finanziamenti necessari per ristrutturare un edificio di proprietà comunale, in parte generosamente donato da una nostra concittadina, per realizzare spazi e servizi a favore della comunità (farmacia, ambulatori, sala polivalente e nuova biblioteca).

Il secondo è quello, già citato, l’ampliamento dell’edificio scolastico utilizzando un fabbricato recentemente acquistato.

Il terzo è la realizzazione di una rete WIFI su tutto il territorio comunale, in collaborazione con un’associazione senza scopo di lucro per l’accesso a internet nelle zone periferiche, fornendo ai cittadini un servizio a costi contenuti.

Il quarto è un progetto, per il quale abbiamo già ottenuto il finanziamento che prevede la copertura in erba sintetica del campo sportivo, con importanti risparmi nella gestione dell’impianto.

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Si ringrazia per il sostegno al Progetto 118 Sindaci

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