Sorrisi allegri e lacrime di commozione alla Cogestione del Liceo Classico di Asti fotogallery

C’è chi si diletta a preparare cannoli siciliani, chi balla il latino americano, chi impara a scattare la fotografia perfetta, chi dipinge, chi registra una trasmissione radio: al liceo classico “V. Alfieri” è tempo di cogestione e lo si vede dai sorrisi allegri dei ragazzi, che, nei corridoi, scherzano, si abbracciano, si spostano da un’aula all’altra, felici.

Si è conclusa stamattina, 22 marzo, la due giorni di laboratori e attività, sulle note della celeberrima canzone di Venditti “Notte prima degli esami”. Commossi i ragazzi dell’ultimo anno, che si stringono in un cerchio e danzano tutti insieme, con gli occhi lucidi e il sorriso sul volto, per festeggiare il loro ultimo giorno di cogestione. Guidati da Kliti Deda e Matteo Ussia, rappresentanti d’istituto, sono stati loro lo STAFF che ha organizzato e messo a punto queste due giornate.

La mattinate si sono articolate in due momenti: il primo dedicato ai laboratori e il secondo in cui gli studenti potevano scegliere se assistere alla proiezione di un film o se partecipare a una conferenza. Immutata, dunque, negli anni la struttura che si è dimostrata ancora una volta vincente, ma tutto nuovo il tema che i ragazzi dello staff hanno scelto per questa edizione.

“Anime Salve – spiegano – è l’ultimo album d’inediti di De Andrè. Pubblicato nel 1996, tratta degli ultimi della società, dei più deboli, degli “spiriti solitari”. In questo particolare periodo storico, abbiamo voluto dar voce a chi pare non averne e ci è sembrato un bell’augurio e una bella riflessione da lasciare a chi, dall’anno prossimo, starà seduto ai banchi su cui abbiamo riso e pianto tutti noi”.

Tra le varie proposte, infatti, vi erano, il film sulla vita di Stefano Cucchi “Sulla mia pelle”, “Venuto al mondo”, “Quasi amici” e ancora i dibattiti “Storia di un gelso” tenuto dai MamaAfrica che hanno raccontato la storia del fenomeno migratorio attraverso la letteratura, “Diritti ed emarginazione della comunità LGBT” tenuto dal professor Visconti, “Il Folle Volo” spettacolo teatrale, presentato dal teatro degli Acerbi e dai ragazzi immigrati della Cooperativa CrescereInsieme Onlus e altri.

Tra i laboratori più apprezzati, invece, simulazione di guida con Giulio Bilato, pronto soccorso ed educazione sessuale con la Croce Rossa, alchimia con il professor Ferrero, il laboratorio artistico con Ascanio e quello musicale, latino americano, scherma, aikido… Immancabili inoltre gli storici DJ CICO, fotografia, cucina, calcetto.

“Ci sembra importante – commentano ancora i giovani dello staff – che si possano alternare momenti di svago a momenti più introspettivi, di riflessione”. In conclusione di quest’esperienza così intensa, tutti a saltare e a divertirsi a ritmo di musica nella palestrina del Quintino Sella, una sorta di piccola festicciola per salutarsi e scambiarsi pensieri ed emozioni.

Un augurio che proviene dal profondo del cuore, come dal profondo del cuore sono giunte le parole di un ragazzo del Gambia, uno degli attori de “Il folle volo”, che, dopo aver raccontato la sua storia, ha cantato, insieme ai classicisti, “Esseri Umani” di Marco Mengoni.

Tante le lacrime nel sentire la sua voce calda e convinta, anche se vibrante per la commozione, perché, in fondo, sono storie come queste, che arrivano dritte all’anima, che ci fanno credere negli esseri umani, che hanno il coraggio di essere umani, anime salve anche loro, che hanno stelle lucenti nello sguardo.

Irene Conte