Lettere al direttore

Il sindaco di Calosso contro la Provincia: “Hanno abbattuto senza motivo alberi storici”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera del primo cittadino di Calosso, Giuseppe Ugonia.

Segnalo il seguente fatto di cronaca. Si tratta di un inopinato taglio di piante storiche eseguito a Calosso da parte dell’Ente Provincia.

Mi spiego meglio: il viale di ingresso al paese, Viale Partigiani, vanta un’alberata storica costituita da circa 70 tigli che rappresentano uno degli elementi iconici del nostro paesaggio urbano recentemente inserito nella “core zone” dei paesaggi vitivinicoli a tutela Unesco. Elemento identitario del tessuto urbanistico del territorio questa alberata storica è stata, per generazioni di calossesi, soltanto “Il Viale”: facile comprendere quanto essa rappresenti nel vissuto della popolazione locale.

Viale Partigiani è il tratto terminale della SP 41B, di competenza dell’Ente Provincia che su di esso dovrebbe fare adeguata manutenzione: questa non ha però mai interessato i tigli storici. Ciò, unitamente agli effetti nefasti di potature eseguite in passato con tecniche inadeguate ha determinato su molte piante la comparsa di processi cariosi che non pregiudicavano però affatto la stabilità della pianta nel breve termine.

In ogni caso, al fine di ridurre ulteriormente il rischio di caduta il Comune di Calosso ha nelle scorse settimane, con il consenso della Provincia stessa ed a proprie spese, eseguito una potatura finalizzata a ridurre l’”effetto vela” delle chiome troppo estese di fatto riducendo ai minimi termini i rischi di caduta.

Nonostante ciò gli Amministratori della Provincia di Asti senza alcun preavviso al Comune di Calosso hanno provveduto, con grande profusione di mezzi operativi, ad abbattere in fretta e furia nell’arco di una mattinata – lo scorso 14 marzo [NdR] – ben 12 tigli asportandone anche i tronchi in modo da impedire di fatto ulteriori valutazioni sul loro stato di conservazione ed adducendo, a fatto avvenuto, improbabili motivi di sicurezza documentati da un’unica perizia effettuata precedentemente.

I Calossesi conoscono bene le condizioni delle piante e sanno che non vi era alcun pericolo im[ediato di caduta, specie dopo l’alleggerimento delle chiome da noi effettuato recentemente.

In data odierna [ieri domenica 17 marzo NdR] abbiamo dunque fatto un semplice sit-in di protesta, con cui abbiamo inteso trasmettere ai colleghi Amministratori della Provincia di Asti i seguenti messaggi: 1) auspichiamo una diversa collaborazione tra Enti, seppure tra uno di area vasta ed un piccolo Comune; 2) chiediamo la messa a dimora di piante sostitutive nel più breve tempo possibile.

Giuseppe Ugonia, sindaco di Calosso