Platano ultrasecolare del Circolo Way-Assauto di Asti: mobilitazione per il riconoscimento di albero monumentale

Più informazioni su

Potrebbe forse essere l’albero più vecchio della città: ha un’età presunta di 200 anni e gode di buona salute.

Per il grande platano ultracentenario di via Pietro Chiesa, situato all’ingresso del Circolo aziendale Way-Assauto “Remo Dovano”, si muovono le forze per chiedere il riconoscimento di albero monumentale. Già in passato l’Amministrazione Comunale del sindaco Voglino avviò l’iter dopo aver censito le piante storiche cittadine, inclusi il grande platano di via Pietro Chiesa e quello più celebre, ma meno vetusto, di Palazzo Alfieri che infatti, dopo qualche anno, fu dichiarato albero monumentale.

Adesso, dopo quindici anni, ci riprova il circolo Way-Assauto.

Nei giorni scorsi il presidente Piero Amerio ha incontrato Angela Motta, Vicepresidente del Consiglio regionale, per approfondire la normativa regionale e nazionale che tutela gli alberi monumentali come beni comuni per il valore naturalistico, storico-culturale e paesaggistico. “I primi due aspetti sono fuori discussione per il platano del Circolo Way-Assauto, raro esempio di maestosità e longevità” indica Angela Motta, che ricorda la presenza di 220 alberi o gruppi di alberi monumentali inseriti nell’Elenco regionale approvato nel 2018.

“La pianta – spiega Piero Amerio – è alta più di venti metri, mentre altri tre risultano interrati. La chioma è imponente e il tronco ha una circonferenza di quattro metri. Ci sono anche ragioni sociali e storiche che ci inducono a chiedere la tutela dell’esemplare: situato al confine con la Way-Assauto, per decenni ha visto passare migliaia di maestranze metalmeccaniche, a piedi e in biciclette, dirette in fabbrica”. Il 9 gennaio 1918 il platano si guadagnò l’attenzione del generale dell’Esercito senatore Pietro Badoglio che, al termine della visita in Way-Assauto, espresse stupore per le sue già monumentali dimensioni, e dagli Anni Trenta ha visto radunarsi, all’ombra della sua maestosa chioma, i cortei operai impegnati a celebrare la Festa del lavoro.

Silenzioso e tenace, l’albero da anni assiste alle interminabili partite a carte, bocce e danze degli iscritti al circolo: adesso, e come sempre, è pronto a sottoporsi all’esame degli esperti per cercare di ottenere il riconoscimento di albero monumentale che negli Anni Duemila gli è stato negato.

Nei prossimi giorni il circolo perfezionerà la pratica per poi trasmetterla in Regione.

“Anche questa richiesta di tutela – sottolinea Angela Motta – nasce dal basso, come quelle dei Comuni che hanno visto nascere, con la legge regionale delle settimane scorse, le nuove riserve naturali dell’Astigiano. Speriamo che, anche questa volta, si possa scrivere un finale positivo”.

Più informazioni su