Opportunità e prospettive con l’agricoltura sociale: un seminario di Donne Impresa Coldiretti Asti

 

Lunedì prossimo, 11 marzo, all’Agriturismo “Il Buon Seme” di Asti (località Sessant n. 240) si tiene l’incontro “Agricoltura Sociale: quali opportunità e prospettive nel territorio astigiano”.

Organizzato da Donne Impresa Coldiretti Asti, i lavori prevedono, a partire dalle 9,30, gli interventi di Micaela Soldano, responsabile Donne Impresa Coldiretti Asti, e di Stefania Fumagalli, esperta del settore di Coldiretti Torino, che presenterà le opportunità, la rete e gli attori dell’agricoltura sociale.

L’iniziativa cade a un anno dalla nascita della rete di agricoltura sociale di “Campagna Amica”. Sono già oltre un migliaio le aziende agricole iscritte (oltre 300 nel solo Piemonte) ed esercitano l’attività di agricoltura sociale ai sensi della legge 141/2015. Offrono servizi diversificati che spaziano dal reinserimento socio lavorativo di soggetti svantaggiati, all’educazione ambientale, dalle attività terapeutiche ai servizi alle comunità locali.

Nel corso della mattinata saranno portate all’attenzione degli uditori alcune esperienze raccontate con una degustazione al buio. Esporranno le loro dirette testimonianze l’azienda agricola “Il Buon Seme”, la cooperativa sociale “Senza Confini” e l’azienda agricola “Settimo Miglio” di Daniela Moncalvo.

“Questo incontro fa parte di una serie di seminari che abbiamo voluto organizzare – spiega Micaela Soldano – per offrire nuove opportunità imprenditoriali alle nostre associate. Nello specifico, nell’ambito dell’agricoltura sociale, c’è la doppia valenza, quella economico-produttiva e a ricaduta quella positiva sulla comunità che va a beneficiare dei servizi o dalle attività utili attivate dalle imprese agricole. In questo senso, la rete delle aziende agricole impegnate nel sociale che Coldiretti sta ampliando sempre più, rappresenta sicuramente un’opportunità per un territorio molto vasto”.

“Dobbiamo sottolineare – evidenzia Marco Reggio, presidente di Coldiretti Asti – come l’agriwelfare italiano nasca per altro dall’innesto dei percorsi di riabilitazione e di reinserimento sociale in attività agricole tradizionali come la coltivazioni, l’allevamento, l’agriturismo, le fattorie didattiche e la vendite diretta. L’agricoltura sociale è la punta più avanzata della multifunzionalità che abbiamo fortemente sostenuto per avvicinare le imprese agricole ai cittadini e conciliare lo sviluppo economico del nostro territorio con la sostenibilità ambientale, la difesa della salute e della qualità della vita”.

L’incontro di lunedì è aperto a tutte le aziende agricole (a conduzione femminile e non) che possano avere interesse ad approfondire questa tematica. Info: 0141.380431.