#IoLavoroaScuola, anche ad Asti sit-in contro la precarietà

Sit-in oggi in piazza Alfieri delle forze sindacali astigiane che rappresentano il mondo della scuola, che hanno aderito alla mobilitazione nazionale contro la precarietà.

“FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola Rua e SNALS Confsal ritengono indispensabile rilanciare con forza la valenza strategica del sistema di istruzione, rivendicando significativi investimenti per la valorizzazione delle professionalità e delle retribuzioni e per la stabilità del lavoro, condizioni necessarie per assicurare al Paese una scuola di qualità.” – dichiarano in una nota stampa unitaria.

Il problema alla base è che l’emergenza precariato è sempre più grave.

“Il ricorso ai contratti di lavoro a tempo determinato non si è affatto ridotto negli ultimi anni, nonostante gli interventi legislativi in materia di reclutamento promossi da maggioranze e governi di differente segno politico negli ultimi vent’anni. Occorrono soluzioni che consentano da subito la stabilizzazione dei rapporti precari INSEGNANTI e ATA. – prosegue la nota.

Non è in gioco solo il diritto al lavoro di tante persone, è la stessa regolarità del servizio che rischia ogni anno di essere compromessa. Arrivano quasi a 150.000 in Italia i posti coperti quest’anno da insegnanti supplenti e le assunzioni del personale ATA sono limitate alla sola copertura del turn-over senza rispondere agli effettivi fabbisogni delle scuole. Tutto questo con la prospettiva di un consistente aumento dei pensionamenti conseguenti alla quota in più derivante dall’applicazione di quota 100.

Se ad Asti sono solo 18, tra sostegno e comune, i posti attualmente vacanti nella scuola dell’infanzia, i numeri salgono negli altri ordini di scuola: 61 nella primaria, 164 nella scuola media e 160 nella scuola superiore. A  questi si aggiungeranno i posti lasciati liberi dai pensionamenti che, con quota cento, saranno sicuramente più numerosi delle prime previsioni.

Per richiamare l’attenzione su questi problemi FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola Rua hanno indetto, con l’adesione di SNALS Confsal, martedì 12 marzo una giornata di mobilitazione in tutte le province d’Italia.

Abbiamo chiesto un incontro con il Dirigente dell’UST affinchè si faccia parte attiva presso l’Ufficio  Scolastico Regionale, delle nostre richieste, portando l’attenzione sulle necessità della realtà astigiana.

Per RIMUOVERE le criticità che mettono a rischio il nuovo anno scolastico, per COPRIRE tutti i posti liberi PROPONIAMO una fase transitoria con stabilizzazione tramite graduatoria per titoli per i docenti già abilitati,  le attuali seconde fasce di istituto, docenti I e II grado abilitati, diplomati magistrali, laureati Scienze della Formazione e poi per i docenti non abilitati con 3 anni di servizio, la terza fascia di istituto.

Chiediamo di RIDURRE i costi dei percorsi di specializzazione sul sostegno e di AUMENTARE i posti disponibili per dare una possibilità ai giovani precari che vogliono dedicarsi a un’attività impegnativa, delicata e importante perché sia CONCRETA PER TUTTI LA STABILIZZAZIONE LAVORATIVA.

In  tutti  i  casi  chiediamo   un   forte   impegno   dell’Amministrazione   per   la   formazione   in   ingresso.   Chiediamo di STABILIZZARE IL PERSONALE ATA su tutti i posti vacanti e disponibili; questo personale è sottodimensionato rispetto al lavoro che gli viene richiesto.
Inoltre richiediamo per tutti un forte impegno per la formazione in ingresso.

Intendiamo CONTRASTARE la regionalizzazione del reclutamento del personale e con esso il venire meno del sistema unitario dell’Istruzione. In tutta Italia, allo stesso lavoro uguali diritti e una scuola di qualità.

 

A sottoscrivere queste dichiarazioni, il Segretario Prov.le FLC CGIL Asti Monica Boero, il Segretario Prov.le Agg.to CISL Scuola FSUR Alessandria Asti Chiara Cerrato, il Segretario Prov.le UIL Scuola RUA Asti Luciana Moiso e il Segretario Prov.le SNALS confsal Asti Assunta Barone.

Nella foto, Teresa Mangini, precaria astigiana che partecipa al concorso straordinario, in piazza per far sentire la sua voce nella manifestazione odierna (Foto Vittorio Penna).

Ecco di seguito la lettera indirizzata al Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Asti


#iolavoroascuola, le criticità della Scuola

Già quest’anno, ultimate le operazioni di immissione in ruolo, sono rimaste scoperte ben 32.217 cattedre, pari a più della metà del contingente delle immissioni in ruolo 2018/2019. A queste vanno poi sommati i 56.564 posti, tra organico di fatto e deroghe di sostegno da attribuire con incarichi al 30 giugno, la cui ritardata attivazione ha avuto ripercussioni molto negative sull’ avvio dell’anno scolastico, tanto che ancora a novembre molte classi e molti studenti erano privi dei docenti in cattedra.

Per effetto delle ulteriori cessazioni dal servizio conseguenti all’entrata in vigore del meccanismo di “quota 100” e dei problemi irrisolti in materia di reclutamento, l’anno prossimo la situazione tenderà ad aggravarsi: la scuola vivrà una vera e propria condizione di emergenza, con oltre 150.000 cattedre e oltre 24.000 posti ATA scoperti.

Anche la situazione astigiana non differisce da quella nazionale: in particolare, oltre alla difficoltà di nomina del personale supplente in tempo utile per garantire il corretto inizio delle lezioni, si segnala la criticità della mancanza del personale docente specializzato di sostegno. Il decreto ministeriale di attivazione dei percorsi di specializzazione non garantisce, per il Piemonte, la copertura dei posti scoperti attualmente. Ciò renderà assai difficile garantire il diritto allo studio degli studenti.

Le misure contenute nella Legge di Bilancio intervengono sul reclutamento del personale docente della scuola, introducendo non pochi elementi di novità che tuttavia non sono in grado di garantire un regolare avvio dell’anno scolastico. Al fine di rimuovere alla radice una serie di criticità altrimenti destinate fatalmente a riproporsi, riteniamo indispensabile:

• prevedere una fase transitoria finalizzata all’immissione in ruolo dei docenti già abilitati o con tre anni di servizio (180 giorni per tre anni) e un consistente piano di assunzioni dei docenti per coprire gli oltre 150.000 posti liberi che ci saranno dal 1° settembre 2019
• consentire l’accesso alle procedure concorsuali per più classi di concorso
• garantire l’istituzione di corsi di specializzazione su sostegno per tutti gli ordini di scuola in numero adeguato al fabbisogno e alla stabilizzazione nell’organico di diritto dei 56.000 posti autorizzati tra organico di fatto e deroghe su sostegno su cui la scuola deve poter contare con continuità
• risolvere in modo chiaro e definitivo i problemi generati dalla vertenza dei diplomati magistrali
• definire organici adeguati, per tutte le Regioni, con l’obiettivo di diffondere il modello pedagogico/organizzativo del tempo pieno

Per questi motivi oggi, 12 marzo, siamo in piazza insieme alle/ai lavoratrici e lavoratori precari della scuola
#iolavoroascuola

Sit-in unitari di FLC CGIL – CISL Scuola – UIL Scuola RUA – SNALS Confsal davanti all’Ufficio Scolastico Provinciale