Grande partecipazione per gli eventi del fine settimana di Libera Asti

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Due giorni a Fuoriluogo per il Coordinamento Provinciale di Libera Asti si sono conclusi con grande soddisfazione per la partecipazione numerosa, attenta e sensibile alla due giorni di avvicinamento al 21 marzo 2019.

Partecipato e dall’atmosfera magica il “Concerto per Libera” del trio Gipsy jazz astigiano Collectif Manouche che Venerdì 15 marzo ha messo in musica la voglia di sognare, di sentire nel linguaggio musicale il potere evocativo di inclusione, giustizia e speranza di futuro. Beppe Rosso, Simone Barbiero e Stefano Ferrero hanno incantato i presenti con il loro swing strumentale ironico e affasciante, sulle orme della tradizione della musica Manouche, raccontando il loro impegno civile al fianco di Libera con una performance davvero suggestiva.

Sabato 16 marzo l’appuntamento “Operazione Barbarossa, la ‘Ndrangheta nell’astigiano” ha visto ospiti il comandante Provinciale dei Carabinieri di Asti Colonnello Pierantonio Breda e il Maggiore Lorenzo Repetto coordinatore dell’indagine “Barbarossa” conclusa dall’Arma dei Carabinieri nel maggio 2018.

I due, intervistati con intelligenza e vivacità da Davide Pecorelli, giornalista, autore del dossier di LiberaPiemonte “Operazione Barbarossa” hanno dato vita per la prima volta al racconto dell’indagine Barbarossa con un approccio umano, giornalistico e dagli interessanti spunti sociologici.

Dopo una accurata narrazione dei protagonisti, la lettura giornalistica dell’indagine, che ha visto la gestazione della locale di ‘Ndrangheta tardata Asti, ha dato vita ad una riflessione collettiva con il pubblico attento e partecipativo che ha riempito Fuoriluogo sulla presenza del fenomeno mafioso nella nostra provincia.

Il messaggio degli illustri ospiti è che è necessario che si creino sinergie tra forze dell’ordine e cittadinanza, che la cittadinanza divenga consapevole dei problemi e dei pericoli connessi alla possibilità di infiltrazione mafiosa, non per creare paura o allarmismo ma per permettere alla società civile di irrobustire gli anticorpi contro queste problematiche. Ha aggiunto Maria Josè Fava, referente regionale di Liberapiemonte, ospite graditissima dell’incontro su barbarossa che a pochi giorni dall’inizio del processo dove sono a giudizio 30 imputati per le evidenze di reato emerse nell’operazione Barbarossa, incontrarsi ad Asti in una sala gremita per approfondirne le vicende è un importante segno di maturità civile e di sinergia tra istituzioni ed associazioni del territorio, e che è proprio così che ha compimento la mission di libera sui territori: Memoria ed impegno.

Questi due eventi, così diversi ma complementari per sottolineare che per contrastare le mafie e la corruzione occorre il grande impegno delle forze di polizia, dei Carabinieri, di molti magistrati.

“Questo impegno delle Istituzioni però non basta, occorre che la Cittadinanza si impegni a collaborare per diventare una comunità solidale e corresponsabile, che faccia del “noi” non solo una parola, ma un crocevia di bisogni, desideri e speranze. Arte, cultura, impegno civile e speranza per mostrare i tanti volti di un Paese magari imperfetto, ma pulito e operoso, che non si limita a constatare ciò che non va, ma si mette in gioco per farlo andare” conclude la nota di Libera Asti.

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