Debito pubblico italiano: a Roma il convegno organizzato dal Senatore Marco Perosino

Nella mattinata di oggi, giovedì 7 marzo, si è svolto, presso la Sala del Senato di Piazza Capranica a Roma, il convegno dal titolo “Attacco al debito pubblico” organizzato dal Senatore Marco Perosino (FI) in collaborazione con l’Associazione La Forza Delle Idee.

All’iniziativa sono intervenuti Giuseppe Pisauro, economista e presidente UPB (Ufficio Parlamentare di Bilancio) e Paolo Panerai,  economista e direttore di Milano Finanza.

L’incontro era finalizzato alla presentazione di due proposte di risoluzione del grande problema italiano del debito pubblico.

La situazione economico-finanziaria pubblica e privata è condizionata dal “macigno” del debito, che ha raggiunto numeri che hanno sforato tutti i parametri di riferimento e ha toccato quota 2 mila 300 miliardi di euro. C’è quindi grande timore per le sorti delle finanze italiane il cui debito è per un terzo in mani straniere. – spiega il senatore roerino Perosino.

La maggioranza degli italiani non è consapevole dell’influenza che questo ha sull’economia reale. Non possiamo lasciare alle future generazioni i problemi pregressi che ci portiamo avanti da troppo tempo. Pensate a questi numeri: il debito cresce di 70 mila euro al minuto, 4 milioni 200 mila euro all’ora, 100 milioni al giorno! Pertanto sul tavolo di oggi erano vagliate due soluzioni. La prima propone di costituire una società pubblica al quale affidare gli immobili dismissibili dello Stato e degli altri Enti pubblici da immettere sul mercato gradualmente e senza vincolo di destinazione gli edifici. Banche e privati dovrebbero acquistare quote della società pubblica e, con il capitale incassato, estinguere un lotto di debito. L’effetto prodotto sarebbe un rallentamento della speculazione e del costo degli interessi, una riduzione di 150/200 miliardi di euro, oltre a produrre 50 miliardi di investimenti in opere infrastrutturali, ricerca, sviluppo, settore sociale e scuola.

La seconda idea consiste in un’operazione finanziaria di allungamento della rata, ad esempio a 30 anni. Questo debito nazionale potrebbe essere assunto dall’Europa insieme agli altri debiti sovrani, con pagamenti pro-quota degli interessi. Tramite l’attuazione di questa proposta il risultato sarebbe un’inflazione controllata e una diminuzione significativa degli interessi passivi.

Attaccare il debito pubblico è una necessità non un’eventualità ed è altresì indispensabile attuare misure shock per una crescita forte e costante dell’economia italiana – così conclude il Senatore Perosino – Solo attraverso misure drastiche in grado di innescare meccanismi virtuosi dunque, possiamo far ripartire l’economia italiana e liberarci dalla zavorra del debito pubblico che impedisce la crescita.”