Coldiretti, 100% capretto del Piemonte: presentato il marchio identificativo

Via definitivo al capretto 100% Piemonte. Il Consorzio Allevatori Caprini del Piemonte insieme a Coldiretti Piemonte, ARAP (Associazione Regionale Allevatori Piemonte) e all’assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte ha presentato ieri a Torino il marchio che identifica la carne di capretto e di capra 100% Piemonte, secondo un disciplinare che individua in modo certo la provenienza: intero territorio regionale, allevato da imprese singole o associazioni aderenti al Consorzio.

“La nostra forza è l’alta qualità di un prodotto unico – dichiara Simone Grappiolo, presidente del Consorzio Allevatori Caprini del Piemonte – di cui possiamo assicurare la tracciabilità al consumatore. Con questa iniziativa, vogliamo dare un segnale forte al mercato su cui oggi si trovano prodotti importati da tutto il mondo. Attualmente hanno aderito al Consorzio già 18 produttori con una potenzialità produttiva di 10 mila capretti, ma i numeri sono in crescita ulteriore”.

Il capretto Piemonte viene allevato per 60 giorni ed ha un peso variabile da 11 a 16 Kg. La carne è delicata, gustosa e facilmente digeribile grazie ad un basso contenuto di grassi.

“Un’azione quella di creare un marchio identificativo – afferma Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte – che va sempre nella direzione della valorizzazione delle produzioni Made in Piemonte”. Il comparto caprino piemontese è in crescita: 150 allevatori professionali, 25 mila capre in produzione. “Per questo il Consorzio costituitosi ad Asti un anno fa – evidenzia Marco Reggio, presidente di Coldiretti Asti – rappresenta un importante strumento di promozione sul territorio e il volano per far crescere economicamente il comparto”.

marchio consorzio allevatori caprini

“Sappiamo già che molti allevatori aderiranno presto al Consorzio e per questo ci stiamo preparando, lavoriamo per aumentare ulteriormente la qualità delle produzioni e per attivare opportuni sistemi di certificazione” puntualizza Grappiolo che conclude: “I consumatori potranno scegliere il capretto 100% Piemonte e apprezzare un prodotto di elevata qualità che porta con sé il legame col territorio e dà valore al lavoro svolto dagli allevatori. “Possiamo arrivare sulle tavole dei piemontesi praticamente a chilometro zero e questo è una bella distintività rispetto a tanta carne di minor qualità che arriva dall’estero dopo aver percorso migliaia di chilometri”.

Il Consorzio si rivolge principalmente alle macellerie di qualità dove già in vista delle festività  pasquali si potrà trovare il capretto 100% piemontese a un costo di circa 18 euro al chilogrammo.