Con “Cittadini del mondo” gli studenti del Linguistico del Monti a confronto con culture diverse

Mattinata a tu per tu con il mondo per gli studenti delle classi IV LA, LB e LC del Liceo Linguistico dell’Istituto Monti che con il progetto “Cittadini del mondo” si sono confrontati con quattro realtà diverse dalla loro quotidianità, rigorosamente in lingua madre.

Soggiornare all’estero in uno stage, o vivere uno scambio di Intercultura, è un’esperienza che le studentesse e gli studenti del Liceo linguistico Monti conoscono bene: si impara ad arrangiarsi, a diventare indipendenti ed autonomi. Si vive una esperienza arricchente, si impara una lingua straniera in maniera diversa  rispetto alla lezione in aula o in laboratorio, si acquistano ricordi che si porteranno con sé come bagaglio culturale e di crescita personale. Ma cosa significa trasferirsi all’estero e iniziare una nuova vita in un paese straniero?

Un americano, una tedesca, una francese ed una spagnola, con le loro personali storie che li hanno fatti giungere ad Asti dopo percorsi di vita differenti, si sono raccontati nei rispettivi idiomi rispondendo alle interessanti domande degli alunni.

Gianni Fassio, originario di Isola d’Asti, dove ora risiede, poi trasferitosi a San Francisco dove, tra le varie attività svolte, è stato anche ristoratore seguendo le orme del papà Piero, è stato colpito dalla profondità delle domande, precise e ben pensate: “Tra le varie cose, mi hanno chiesto se mi sento più italiano o più americano. Non ci avevo mai pensato“.

A Martine Féral, da Marsiglia, ad Asti da vent’anni, dove è insegnante, interprete e responsabile dei rapporti tra il Comune e la città gemella Valence, è stato chiesto come i francesi vedono gli italiani; curiosità anche per il racconto di Maria Luisa Vera Maguregui, interprete e traduttrice madrelingua spagnola con la doppia cittadinanza argentina e spagnola. Infine, è toccato alla tedesca Angela Schulz-Anzola, anche lei interprete e traduttrice, nell’astigiano da oltre vent’anni dopo aver girato il mondo come Hostess sugli aerei.

Ogni relatore ha raccontato  la propria esperienza di vita e lavoro in Italia, come è giunto nella nostra Provincia e come si trova (dalle difficoltà alle belle esperienze), i contatti con la madrepatria, le iniziative, le possibilità di lavoro per i ragazzi che studiano in un liceo linguistico… Insomma, una bella chiacchierata  particolare perché si sono utilizzate ben quattro lingue diverse.

E’ stata una interessante opportunità quella di questa mattina – ci confida Andra, studentessa della IV LA – ci ha permesso di interagire con persone che vengono dai paesi di cui studiamo le lingue. Per me è stato importantissimo poter parlare in inglese, che deve essere il nostro pane quotidiano nel nostro futuro!”

Le fa eco la compagna di classe Melissa: “E’ molto importante un’occasione come questa. A me in particolare è piaciuto sapere cosa pensano gli stranieri degli italiani”.

Gli studenti hanno interagito quindi con grande interesse, ponendo domande anche sulla vita strettamente personale degli ospiti, per capire cosa c’è dietro ad una scelta così importante che porta a cambiare paese di vita: scelta che stravolge il quotidiano ma che rappresenta un’ottima occasione di confronto e di arricchimento personale.

L’iniziativa, che si è svolta nella mattinata di oggi, mercoledì 13 marzo, è stata ideata dalla presidente del consiglio di istituto Chiara Cerrato e realizzata insieme alle professoresse di inglese, francese, spagnolo e tedesco delle tre sezioni coinvolte.