Cerro Tanaro, continua la rassegna Cunté Munfrà foto

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Continua la rassegna “Cunté Munfrà – dal Monferrato al mondo”, che si è affermata negli anni per la sua attenzione alla valorizzazione e promozione della conoscenza del patrimonio linguistico e culturale del Piemonte.
La rassegna è promossa dall’Unione Colli Divini – nel cuore del Monferrato e della casa degli alfieri /Archivio della Teatralità Popolare ed è sostenuta dalla Regione Piemonte (è la più importante rassegna regionale del settore), dalla Fondazione CRT e dalla Fondazione CRAsti. E’ realizzata in collaborazione con la rivista Astigiani.

La direzione artistica di Cuntè Munfrà è di Massimo Barbero per l’Archivio della Teatralità Popolare di casa degli alfieri, l’ideazione è di Luciano Nattino.

Domenica 10 marzo alle 18 a Cerro Tanaro presso la Confraternita della Santissima Trinità è in programma lo spettacolo “Ofelia non deve morire. Dialogo tra un’attrice e William Shakespeare”di Luciano Nattino, con protagonista Patrizia Camatel.
E’ realizzato in occasione della Giornata della Donna.

Torna nella rassegna dopo anni e dopo svariate apprezzate repliche italiane questo spettacolo, “mezzo” con il quale Nattino tornò a parlare del teatro di sempre, del suo fascino e dei suoi problemi, ieri come oggi. E della condizione della donna… in questo caso una teatrante di umili origini all’epoca del Teatro elisabettiano.

L’idea da cui muove lo spettacolo è che una giovane donna di Stratford-upon-Avon (cittadina natale di Shakespeare), folgorata dal teatro portato in provincia da compagnie itineranti (anche italiane), decida di andare a Londra avendo saputo del successo del suo illustre concittadino William, la cui compagnia (i Lord Chamberlain’s Men) è installata nel nuovo Globe Theatre, aperto da pochi mesi. Siamo nell’estate del 1600 e la donna riesce ad ottenere il permesso di incontrare di mattina sir William che, in quel momento, si trova in una loggia del Globe a ritoccare il testo dell’opera in corso: La tragedia di Amleto.
Kate (è questo il nome della giovane donna) ha seguito la tragedia nel corso della settimana per ben quattro rappresentazioni, arrivando a conoscere quasi a memoria intere sue parti.

Tra Kate e Shakespeare avviene così un dialogo (a tratti divertente, a tratti commovente) in cui la giovane donna, oltre ad esprimere il suo apprezzamento per l’opera, rivela tutta la sua enorme passione per il teatro.

In più ha delle richieste precise da fare al poeta con garbo e freschezza, ma anche con grintosa tenacia. La prima è se può far parte, pur essendo una donna, della compagnia. La seconda cosa che sta a cuore a Kate, e che proprio non manda giù, è la triste fine di Ofelia. Ofelia non può morire. L’opera dev’essere cambiata…
La partecipazione è gratuita.

Inoltre, nei prossimi giorni verrà annunciato ufficialmente un importante allargamento della rassegna a nuovi Comuni: Revigliasco d’Asti, Moncalvo, Grana Monferrato, Mongardino, Unione di Comuni Colli del Monferrato (Baldichieri e Villafranca d’Asti), Cerro Tanaro, Fubine Monferrato (aprendo al territorio adiacente alessandrino).

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