A Canale grande interesse per l’incontro “La Tav, la Asti-Cuneo per rilanciare il Piemonte”

Si è svolto domenica 3 marzo nella chiesa S.Giovanni di Canale l’incontro LA TAV, LA ASTI-CUNEO per rilanciare il Piemonte.

Tra i principali temi trattati: l’Italia, che negli ultimi 20 anni ha perso 20 punti di Pil (Prodotto interno lordo) procapite, il Piemonte di molto di più, la recessione lavorativa, la disoccupazione, il Prodotto interno lordo piemontese sceso all’11esimo posto, un’autostrada Asti- Cuneo mai conclusa: il tutto per capire che, per rilanciare un regione, occorrono più infrastrutture. Ne hanno parlato, durante l’appuntamento, Mino Giachino, leader di SITAV SILAVORO , e i politici Marco Francia, Giovanni Monchiero, Marco Perosino e Mariano Rabino.

Mino Giachino, Presidente dell’associazione Si lavoro Si Tav, ha così delineato la situazione: “Siamo nel 2019 e scopriamo che in 19 anni siamo cresciuti meno del resto degli altri paesi : il Piemonte stesso ha perso ritmo e spinta propulsiva per il ritardo delle amministrazioni regionali. Qualsiasi idea innovativa va a Milano e non a Torino, il calo del Pil pro capite crea il problema del lavoro, la disoccupazione, per cui la crescita è il nostro primo obiettivo. Noi facciamo la battaglia per la Tav perché, senza, il Piemonte sarà sempre tagliato fuori, ma non basta, perché comunque verrebbe conclusa nel 2029 e da qui a 10 anni occorre muoversi, per esempio collegando meglio quest’area. Occorre trovare soluzioni il più presto possibile, perché un territorio mal collegato non ha speranza di crescere, ora ci troviamo all’11esimo posto del Pil pro capite del nostro Paese”.

A intervenire numerosi politici del territorio:

Giovanni Monchiero: “La grande manifestazione della Si Tav è stato un segnale chiaro, un barlume di speranza. Probabilmente, per gli errori fatti in passato, ognuno ha le sue colpe. Per l’Asti-Cuneo già nel 2012 i Sindaci del nostro territorio si erano spesi per ridimensionare il progetto, sono passati 7 anni e nulla è stato fatto e, ovviamente, per questioni di pagamenti, la ditta al lavoro non si è mossa: è questo il problema è non c’è ministro che possa risolvere il problema. Inoltre, io credo che per procedere con la Tav occorra riprendere la forza che, chi ci ha preceduto, ha avuto costruendo il traforo del Frejus”.

Marco Francia: “I problemi di collegamento sono evidenti anche sull’ aeroporto di Caselle, che perde sempre più:le infrastrutture sono importanti”.

Mariano Rabino : “Credo che questo governo non faccia bene al Paese: il tema di oggi in Italia non è fare in un modo o nell’altro, ma avere delle proposte credibili. Non c’è un piano di lavoro”.

Marco Perosino : “Questa settimana ci saranno due mozioni sulla Tav, una di Forza Italia e una del Partito Democratico. È follia fare certi ragionamenti dicendo no alla Tav, ovviamente credo che sia necessaria”.