Campo nomadi di via Guerra, opposizione all’attacco: “No alla casa gratis ai Rom con i soldi pubblici”

Opposizioni all’attacco sulla questione del campo rom di Asti, questione spinosa che ha visto l’assessore Marcello Coppo in prima linea per regolarizzare i residenti de campo.

“L’Amministrazione aveva promesso la chiusura del campo – ha esordito la Quaglia di Cambiamo Asti – e per due anni c’è stato solo qualche sopralluogo al campo, qualche incontro con i medici per invitare i Rom a fare meno figli. Poi è arrivato il nuovo regolamento: non molto diverso dal precedente ma illustrato come fosse la soluzione di tutti i problemi. Ed è arrivato lo stanziamento di 40mila euro per l’impianto elettrico. A cui ovviamente si aggiungono le spese per la periodica pulizia, per l’acqua, per l’illuminazione generale e per le manutenzioni delle parti comuni. E’ di questi giorni la notizia che i bambini Rom non frequentavano più la scuola nonostante ci fosse il pulmino a disposizione. E infine: è recentissima la proposta di acquistare un po’ di appartamenti da parte del Comune da destinare alla famiglie Rom. Circa due milioni di euro, di tutti i cittadini, da una prima stima. Pare ormai evidente a tutti, la Giunta Rasero non sta mantenendo nessuna delle promesse fatte in campagna elettorale, tradendo la fiducia dei cittadini, soprattutto dei suoi elettori di centrodestra. La gestione del problema campi nomadi è emblematica. Han vinto promettendo la chiusura ma quale è la situazione attuale?”.

“Siccome il regolamento impone al Comune lo sgombero che deve essere “portato a termine” ed addirittura “senza indugio” per quale ragione ora dicono “che bisogna conviverci” ed è stato proposto in Giunta un piano per l’acquisto di una casa da 70-80.000 euro per ciascuna famiglia – fa eco Massimo Cerruti, dl Movimento 5 Stelle – Su tale progetto si è dichiarato possibilista anche il vicesindaco Coppo ma noi del M5S non consentiremo mai che questa sorta di “piano casa gratis per i rom” passi sulle spalle dei cittadini astigiani che han già subito abbastanza, esorbitanti rincari di tariffe, tagli al sociale, sprechi e nessun provvedimento efficace in merito a sviluppo, lavoro, pulizia e decoro della città”.

“La seconda questione importantissima riguarda la sicurezza – continua Cerruti – se il regolamento impone all’Amministrazione una verifica quindicinale sul posto e l’allontanamento in caso di irregolarità, come è possibile che siano ancora tutti lì, pluripregiudicati compresi liberi di agire, come testimoniano i recenti fatti di cronaca dell’ estorsione a danno di un imprenditore locale, della spaccata in una importante farmacia cittadina e del furto di orologi d’epoca, monete e oro in una abitazione privata. E come si spiega che ad oggi vi siano ancora lì tutte le costruzioni abusive che dovrebbero essere abbattute a loro spese, i depositi di materiali e rifiuti, i roghi nocivi che continuano anche in maniera eclatante con fumate che interessano ampie zone della città e addirittura la visibilità in tangenziale nonostante il sindaco abbia già subito una diffida del M5S a settembre scorso?”.