Asti chiama Europa: due momenti di confronto organizzati dal Movimento Federalista Europeo

“Verso la difesa europea – L’Europa e il nuovo ordine mondiale” è il titolo del libro di Domenico Moro (Edizioni Il Mulino) che sarà presentato venerdì prossimo, 15 marzo, alle 18 nella Sala Platone del Comune di Asti (piazza San Secondo).

L’iniziativa è del Movimento Federalista Europeo, con la collaborazione della Fondazione Giovanni Goria. Dopo i saluti del sindaco Maurizio Rasero e di Davide Arri e Marco Goria, in rappresentanza dei soggetti promotori, il tema sarà illustrato dall’autore.

Domenico Moro, già Dirigente del Gruppo Fiat, fa parte attualmente del Consiglio Direttivo del Centro Studi sul Federalismo di Torino, dell’Unione Europea dei Federalisti e del World Federalist Movement. E’ stato anche Direttore dell’Istituto di Studi Federalisti “Altiero Spinelli” di Ventotene.

Il volume analizza le prospettive del processo di unificazione dell’Europa in un quadro mondiale sempre più instabile alla luce di recenti importanti decisioni adottate dall’UE in materia di difesa.

Alla relazione seguirà il dibattito. Le conclusioni saranno affidate a Raffaele Giugliano, Presidente MFE Asti. I lavori saranno coordinati dal giornalista Carlo Cerrato.

Movimento Federalista Europeo e Fondazione Giovanni Goria stanno inoltre lavorando ad un altro evento in programma per sabato 23 marzo dalle 15,30 al Santuario di Crea (Al). Si tratta di un convegno di studio per ricordare lo storico incontro tra il Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi e il Ministro degli Esteri francese Georges Bidault avvenuto il 22 marzo 1948, che segnò il disgelo delle relazioni tra Italia e Francia dopo la tragedia della seconda guerra mondiale e l’ingresso da protagonista del nostro Paese nel processo d’integrazione europea.

Difesa europea e relazioni tra Italia e Francia sono due temi di grande attualità sui quali la Sezione astigiana del Movimento Federalista Europeo ha deciso di focalizzare in questo momento la propria attenzione avviando una collaborazione con la Fondazione Giovanni Goria, che ricorda quest’anno, oltre ai venticinque anni della scomparsa del politico astigiano, anche il trentennale della sua elezione al Parlamento Europeo avvenuta nel giugno 1989.