Asti, al Museo Diocesano la Mostra “Giulio Lucente, Dinamismi della Passione”

Venerdì 8 marzo alle ore 18 presso il Museo Diocesano San Giovanni di Asti, via Natta 36, sarà inaugurata la mostra personale “Giulio Lucente. Dinamismi della Passione”, in occasione del tempo di Quaresima e Pasqua di quest’anno.

Il testo per la meditazione sulla XIII stazione della Via Crucis (Gesù è deposto dalla croce), presieduta da papa Francesco al Colosseo nel 2018, recita: «Ti vedo, Gesù, sulla croce. Un uomo in carne e ossa, con le sue fragilità, con le sue paure. Quanto hai sofferto! È una scena insostenibile, forse proprio perché è intrisa di umanità: è questa la parola chiave, la cifra del tuo cammino, costellato di sofferenza e di fatica. Proprio quell’umanità che spesso dimentichiamo di riconoscere in te e di ricercare in noi stessi e negli altri, troppo presi da una vita che spinge sull’acceleratore, ciechi e sordi di fronte alle difficoltà e al dolore altrui».

Le opere di Giulio Lucente in mostra sono un grido alto, accorato per riportare l’attenzione proprio su quel senso di umanità che dovrebbe destarsi in noi di fronte alle esperienze di dolore che accomunano non solo gli uomini ma tutti gli esseri viventi che condividono lo spazio della Creazione. Attraverso una figurazione veemente che, portata al parossismo, volge all’informale, Lucente rappresenta il volto di Gesù, nel trittico della Crocifissione, tragicamente cruentatum, conquassatum, vulneratum (così lo descrive un inno medievale in latino attribuito a san Bernardo da Chiaravalle). Questa composizione, che costituisce il culmine intorno a cui gravita il percorso espositivo, dialoga liricamente con gli altri lavori che hanno per soggetto temi di grande attualità: l’impatto sempre più insostenibile delle attività dell’uomo sulla natura, le migrazioni di esseri umani che giungono a noi dalle periferie del mondo, la violenza di genere (non è casuale la scelta di inaugurare la mostra l’8 marzo, Giornata internazionale della donna), la difficoltà a trovare e conservare un lavoro dignitoso, l’incomunicabilità tra esseri viventi, le condizioni di vita in carcere, tutte testimonianze del cammino di Gesù al Calvario che si prolunga nella nostra contemporaneità.

«Nel fervore lirico della sua operatività Lucente delinea figure che esplicitano la loro potenziale vitalità in un crogiolo emozionale, vere e proprie presenze attive e testimoniali, argomentazioni meditate sull’impegno fattivo di chi utilizza i propri mezzi espressivi per svelare le trame dell’esistere, non rifugiandosi in risposte consolatorie ma lasciando affiorare avvertimenti inquieti, fondati sulla volontà di sfiorare la labile consistenza del vivere». (Clizia Orlando)

Giulio Lucente è nato a Caccuri (KR) nel 1957. Diplomato al Corso di Decorazione presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino nel 1980, sotto la guida di Francesco Casorati. Dal 1987 è insegnante di discipline pittoriche. Nel 1990 è invitato a realizzare un lavoro sul muro per Piscina arte aperta, Museo d’Arte Contemporanea all’aperto, Regione Piemonte, Piscina (TO), nel 2000 realizza la decorazione dell’androne della Fondazione Reale Belga, Chiesa di San Giuliano dei Fiamminghi, Roma. Molte le rassegne d’arte a cui è invitato, tra queste si ricordano nel 2001 le collettive “An evolving art exhibition”, Provincetown (Massachussets), organizzata da The Nashoba Institute e lo stesso anno a Messina “Colori e sogni in fondo al cerchio”. Nel 2003 è al Century Art Center di Washington, ancora a cura del The Nashoba Institute. Nel 2016 la personale presso Palazzo Gazelli ad Asti e la partecipazione alla collettiva “La via della Misericordia. Il Giubileo Straordinario di Papa Francesco in Diocesi di Asti” presso il Museo Diocesano San Giovanni.

Il percorso espositivo, con il patrocinio di Regione Piemonte, Provincia di Asti, Città di Asti, Associazione Musei Ecclesiastici Italiani, Progetto Città e Cattedrali, è curato da Clizia Orlando.

La mostra sarà aperta al pubblico dal 9 marzo al 5 maggio 2019 con il seguente orario: venerdì 15-18, sabato e domenica 9,30-13 e 15-18 (a partire dal 5 aprile l’orario pomeridiano sarà 16-19), nei restanti giorni della settimana su prenotazione all’indirizzo museo@sicdat.it oppure allo 0141.592.176. Possibilità di visite guidate su prenotazione.

Per tutta la durata dell’evento l’ingresso al Museo Diocesano sarà con offerta libera.