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Speciale 118 Sindaci: intervista a Giovanni Dezzani, Sindaco di Maretto

118 Sindaci: incontriamo Giovanni Dezzani, Sindaco di Maretto.

Da bambino aveva mai immaginato di diventare sindaco?

No.

Come è nata la Sua candidatura a sindaco?

Fu l’allora Sindaco uscente che mi chiese di candidarmi, io ero già in amministrazione comunale fin dal momento della mia maggiore età. 

Aveva già qualche esperienza di tipo amministrativo o comunque nel settore pubblico?

Ho fatto tutta la trafila in Comune. Consigliere, Vicesindaco, Sindaco per lungo tempo in due periodi diversi, e sono stato anche, per una legislatura, consigliere di minoranza.

Quale è stato il suo primo pensiero nel momento che ha capito di essere stato eletto?

E’ passata una vita, sinceramente non lo ricordo più. 

Quale è stato (o è) l’impegno più complesso che in questa carica ha dovuto affrontare?

Non ci sono mai stati problemi complessi da risolvere. A parte le solite discussioni fra maggioranza e minoranze.

A quale tipologia di materia o argomento deve dedicare più tempo?

Un po’ di tutto. Nei comuni piccoli il Sindaco deve prendersi in carico proprio tutto.

Fino ad oggi, quale è stato l’atto da Lei compiuto in carica, che Le ha dato più soddisfazione?

Sono soddisfatto di essere riuscito ad ottenere che, tutti i contributi ricevuti, sono sempre stati a fondo perduto.

In che modo (o in quali modi) comunica con i concittadini?

Qui, è assolutamente tutto a livello di contatto personale. Io sono sempre disponibile a parlare con tutti, e non mi tiro indietro nel discutere neanche nei casi di contrasti. Parlando tra di noi, si possono risolvere i problemi.

Poi ci sono le affissioni, per le comunicazioni ufficiali.

Soddisfatto di come porta avanti il suo incarico o no?  Si augura di poter continuare per altri mandati amministrativi?

Personalmente io sono soddisfatto e spero che anche i miei concittadini siano soddisfatti di me come Sindaco.

Quali accorgimenti, che lei ha attuato, consiglierebbe ai colleghi per rendere l’azione del sindaco più efficace?

No, non me la sento di dare consigli ai colleghi.

Di cosa avrebbe bisogno un sindaco per fare funzionare meglio la macchina comunale?

Abbiamo bisogno di finanziamenti, anche se io, fino ad oggi, non posso proprio lamentarmi.

Il problema sicurezza, nel suo Comune come è percepito dai cittadini? Cosa viene fatto e cosa, eventualmente, si dovrebbe fare di più.

Sicurezza c’è ne poca. Siamo sovente vittime di furti nelle case, (è successo anche a me per ben due volte). Abbiamo bisogno di maggior sicurezza. 

I carabinieri sono a Villafranca, e li c’ è anche il comando dei vigili della Comunità Collinare alla quale facciamo capo.  Purtroppo hanno tutti un largo territorio da controllare e da noi i loro interventi sono limitati.

Sono aumentati negli ultimi anni i bisogni sociali della popolazione? Di che tipo? Cosa si può fare per affrontarli meglio?

Abbiamo avuto due o tre casi negli ultimi tempi di famiglie bisognose di assistenza, ma non ci pensiamo noi come comune, li assiste direttamente il COGESA di Asti.

Ci sono organizzazioni di volontariato nel suo Comune? Collaborano con il Comune? Se si, in che modo?

C’è la Pro Loco, e c’è la Protezione Civile.

Ognuno fa la propria parte, in collaborazione col comune.

Ha ancora un sogno o un progetto tutt’ora nel cassetto, che vorrebbe poter realizzare?

Ce ne sarebbero tanti. Molti riguardano opere sulle nostre strade, e in particolare c’è un muraglione in paese da mettere a posto.

Abbiamo chiesto dei finanziamenti. Se arrivano provvederemo noi, altrimenti ci penserà l’Amministrazione Comunale che mi seguirà.

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