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Speciale 118 Sindaci: intervista a Claudio Stroppiana, Sindaco di Cortandone

118 Sindaci: incontriamo Claudio Stroppiana, Sindaco di Cortandone.

Da bambino aveva mai immaginato di diventare sindaco?

No, assolutamente no.

Come è nata la Sua candidatura a sindaco?

Nasce dopo 10 anni di amministrazione in comune, a partire dal 1970 (avevo 22 anni) come consigliere, e poi come assessore supplente tra il 1975 e il 1980.

Nel 1980 vengo eletto Sindaco per la prima volta, ma nel 1985 perdo le elezioni e faccio il consigliere di minoranza per altri 5 anni.

Dal 1990 ho smesso di impegnarmi per il comune anche perché, per motivi di lavoro (lavoravo in una azienda privata), ero spesso all’estero.

Alle elezioni del 2009 il sindaco uscente ritenne di non riproporre più la sua candidatura.

Alcuni cittadini vennero a chiedermi di ripropormi alla carica di Sindaco.

Accettai e con la mia compagine, vinsi le elezioni.

Mi ricandidai nel 2014 risultando nuovamente eletto ma questa volta, senza la presenza di liste di opposizione la competizione fu decisamente meno impegnativa.

Aveva già qualche esperienza di tipo amministrativo o comunque nel settore pubblico?

Della mia esperienza amministrativa ho già parlato prima. Aggiungo che ho avuto la fortuna di lavorare come contabile, per diversi anni presso aziende private, per cui la conoscenza dei principi amministrativi mi è stata utile, anche se l’amministrazione di un ente pubblico si differenzia abbastanza rispetto a quella delle aziende private (c’è molta burocrazia in più).

Quale è stato il suo primo pensiero nel momento che ha capito di essere stato eletto?

Nel 1980, il mio primo pensiero è stato: “Spero di essere in grado di fare il Sindaco”, rendendomi perfettamente conto che le esperienze prima da consigliere e poi da assessore erano cose ben diverse.

Affrontai così la prima esperienza da sindaco con un po’ di patema ma, grazie anche al supporto dei consiglieri, il percorso non fu traumatico.

Quale è stato (o è) l’impegno più complesso che in questa carica ha dovuto affrontare?

In generale, non avendo mai sufficienti risorse finanziarie, l’impegno più complesso è quello di reperirle. Ed è sempre più difficile e più complicato.

A quale tipologia di materia o argomento deve dedicare più tempo?

Un po’ a tutto, in un paese di queste dimensioni il Sindaco, spesso, è l’elemento di riferimento in più ambiti.

Fino ad oggi, quale è stato l’atto da Lei compiuto in carica, che Le ha dato più soddisfazione?

Non c’è un atto specifico a cui potrei riferirmi. Posso dire che traggo soddisfazione quando, dialogando con i concittadini, riscontro in loro, più che degli amministrati, delle persone con le quali instaurare ed affrontare diversi tipi di ragionamento, non esclusivamente legati all’amministrazione pubblica.  

In che modo (o in quali modi) comunica con i concittadini?

Utilizzo gli strumenti che la tecnologia mette a disposizione, ma per comunicazioni importanti o particolari, non disdegno il contatto diretto inviando  lettere alle singole famiglie.

Soddisfatto di come porta avanti il suo incarico o no?  Si augura di poter continuare per altri mandati amministrativi?

Direi di si, anche se detta valutazione dovrebbe essere affidata ai cittadini.

Penso di poter continuare per un altro mandato. Non so se ci sarà competizione elettorale con qualche altra lista ma se ciò dovesse accadere, personalmente non lo ritengo un problema perché la competizione e il confronto arricchiscono!

Quali accorgimenti, che lei ha attuato, consiglierebbe ai colleghi per rendere l’azione del sindaco più efficace?

Non ho suggerimenti, non saprei che cosa suggerire. Ogni comune è una realtà diversa.

Per un comune come il mio ritengo importante per il sindaco, essere presente sul territorio in ogni occasione ed evenienza.

Di cosa avrebbe bisogno un sindaco per fare funzionare meglio la macchina comunale?

Bisognerebbe che lo Stato si rendesse conto che i comuni di piccole dimensioni dovrebbero avere regole diverse da quelli grandi. Servirebbero norme semplificate, più vicine e consone alla realtà del piccolo comune.

Spesso, a causa della sola burocrazia si spendono somme, per noi molto alte nonché ore preziose di lavoro unicamente per assolvere tortuosi percorsi burocratici.

Il problema sicurezza, nel suo Comune come è percepito dai cittadini? Cosa viene fatto e cosa, eventualmente, si dovrebbe fare di più.

E’ un problema molto percepito dalla popolazione tant’é che io ho firmato il “Patto con la Prefettura” che mi ha consentito di formalizzare un progetto, che è già stato approvato, per installare una serie di telecamere di videosorveglianza sulle strade di accesso al paese sperando costituiscano un valido deterrente in quanto abbiamo avuto una serie di furti nelle case.

Sto anche pensando al “Controllo del Vicinato” sempre in collaborazione con la Prefettura. Ho già in mano la pratica e la porterò avanti se sarò rieletto.

Come forza di polizia qui abbiamo i carabinieri di Baldichieri nonché il Corpo Vigili della Valtriversa che, congiuntamente, collaborano per un efficace controllo del territorio facendo un buon lavoro, anche se il territorio di loro competenza è vasto.

Sono aumentati negli ultimi anni i bisogni sociali della popolazione? Di che tipo? Cosa si può fare per affrontarli meglio?

Si, più che altro perché la nostra popolazione invecchia.

Sto pensando di occuparmi di più di questo tema e realizzare dei progetti per la cittadinanza attivando dei servizi per gli anziani collaborando con associazioni già presenti sul territorio.

Esiste il Consorzio COGESA al quale siamo associati e che svolge la propria parte.

Ci sono organizzazioni di volontariato nel suo Comune? Collaborano con il Comune? Se si, in che modo?

Se no, come potrebbe svilupparsi una sinergia tra amministrazione e no profit?

Stiamo organizzando il gruppo di Protezione Civile, ma per ora è solo un progetto.

Abbiamo la Pro Loco che ha oltre 50 anni di storia ed un invidiabile curriculum : LA BAGNA CAUDA.

La ricetta della citata “Bagna Cauda” è esclusiva ed è depositata e registrata presso “L’Accademia del Gusto”.

Nei quattro fine settimana del mese di Novembre di ogni anno, periodo viene organizzata la “kermess” della Bagna Cauda, la Proloco registra il tutto esaurito a concreta riprova della bontà e gradimento di quanto proposto.

C’è pure la Polisportiva che, oltre a gestire autonomamente gli impianti sportivi comunali (un campo da tennis in terra rossa ed una piastra polivalente), collabora con la Pro-loco durante la “kermess Bagna Cauda” e collabora pure con la stessa, nel periodo estivo, nella realizzazione di una attività, chiamata “ Campeggio Avventura” e rivolta a ragazzi ed adolescenti del Comune di Cortandone e limitrofi. 

Ha ancora un sogno o un progetto tutt’ora nel cassetto, che vorrebbe poter realizzare?

Ho un desiderio.

Vorrei che la famosa “Bagna Cauda” di Cortandone diventasse veicolo di promozione ed attrazione turistica verso il nostro paese, e non solo per il mese di Novembre. Credo si potrebbe/dovrebbe fare leva, su detto argomento, per incrementare il turismo.

Inoltre vorrei lanciare un progetto culturale organizzando delle manifestazioni di buon livello avvalendomi della preparazione e professionalità di alcuni cortandonesi provenienti dal mondo dello spettacolo e cultura.

Vale a dire :

Utilizzando l’ampio salone di cui la  Proloco dispone, realizzare un vero e proprio cartellone di eventi (cadenza mensile?) con un programma culturale diversificato (teatro – danza – musica – presentazione libri-   eventuale forum con gli autori – ecc. ecc.) così da costituire un richiamo turistico  verso il paese stesso.  

Tale cartellone, indubbiamente, sarà da pubblicizzare a livello provinciale con l’obiettivo di estenderlo e farlo conoscere a livello regionale agganciandosi a canali di informazione e diffusione peraltro già esistenti ed operanti per simili progetti e manifestazioni (anche se prevalentemente di carattere culinario) già in atto presso altri comuni.

Il motto potrebbe essere:

Cortandone : Il paese dove la cucina e la cultura vanno a braccetto”.  

Questo desiderio, per diventare progetto, necessiterà di impegno, convinzione e collaborazione di più persone. Il sindaco, da solo, difficilmente potrà felicemente riuscire nell’intento.  

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Si ringrazia per il sostegno al Progetto 118 Sindaci

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