Palio di Asti, due colpi di scena in un mercato dei fantini abbastanza tranquillo

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Dopo la presentazione del maestro del Palio, Paolo Bernardi, si incomincia ad entrare nel vivo dell’edizione 2019 della storica festa, che quest’anno sarà sdoppiata in due corse.

Saranno infatti due i Palii che verranno assegnati domenica primo settembre: uno con una corsa secca a cui prenderanno parte i comuni, e l’altro dopo la finale che vedrà partecipare i rioni e borghi cittadini che si qualificheranno al termine delle due batterie eliminatorie.

Al di là delle novità nelle formule, le dirigenze incominciano a muoversi per quanto riguarda il mercato dei fantini. Mercato ad oggi, piuttosto statico, anche se nelle ultime settimane non è mancato qualche colpo di scena.
Il primo riguarda il fantino vincitore dell’edizione 2018, l’astigiano Federico Arri, che ha lasciato la giubba vincente di Moncalvo per approdare in quel di San Paolo.

Altro scossone alla griglia dei fantini partenti è quello della Torretta, che interrompe il uno sodalizio con Valter Pusceddu, durato tre anni, e dà fiducia a Silvano Mulas, detto “Voglia”. Pusceddu, da parte sua, è emigrato dai cugini di Santa Caterina, con cui aveva già corso in passato e aveva trovato un ottimo secondo posto.

Per il resto, sono molte le conferme negli altri comitati: la Cattedrale riconferma fiducia a Dino Pes “Velluto”, San Secondo torna con Andrea Mari, Do Bosco con Giovanni Atzeni, Nizza con Alessandro Cersosimo. San Damiano dovrebbe riconfermare Antonio Siri, Montechiaro dovrebbe orientarsi su Gavino Sanna. Riconferme per san Lazzaro (Giuseppe Zedde), Santa Maria Nuova (Luigi Bruschelli), Tanaro (Sandro Gessa), San Marzanotto (Alessandro chiti), Baldichieri (Mattia Chiavassa), San Pietro (Carlo Sanna), San Martino San Rocco (Francesco Caria), Viatosto (Alessio Migheli) e Castell’Alfero (Gianluca Fais). Rimangono ancora i punti interrogativi sulle caselle di Moncalvo e Canelli.

 

 

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