È di origini pugliesi il nuovo patriarca di Montegrosso

Il neocentenario Giuseppe Luciani, nativo di San Marco in Lamis (Foggia) è stato festeggiato domenica 3 febbraio scorso presso il “Mercato coperto” a Montegrosso. E’ nato il 1° febbraio del ’19 da una famiglia contadina che vantava oltre mille capi di bestiame, campi di cotone, grano, vite e frutteti.

A vent’anni, durante la seconda guerra mondiale, viene chiamato alle armi e inviato in Grecia. Fatto prigioniero dai tedeschi trascorre 5 anni, fino alla liberazione, in un campo lavoro a Francoforte sul Meno, di cui ricorda il trattamento disumano, senza cibo né acqua.

Ritornato a casa, nel ’60 lascia la sua terra per trasferirsi a Torino con la moglie Lucia per garantire ai suoi 4 figli una buona istruzione. Sono gli anni del boom economico e Torino è il centro dei flussi migratori, con alte possibilità lavorative offerte dalle fabbriche che attraversano una fase di straordinario sviluppo. Giuseppe lavora nei cantieri edili fino alla pensione per poi scegliere l’astigiano, la casa di famiglia a Montegrosso, come dimora per la sua vecchiaia.

La Provincia e il Comune gli hanno voluto tributare il giusto riconoscimento per il raggiungimento dell’illustre compleanno varcando la soglia dei 100 anni. Presenti oltre ai famigliari, parenti e amici, la Consigliera Provinciale Patrizia Masoero e il Vice Sindaco di Montegrosso Monica Masino. Le due amministratrici hanno omaggiato il centenario Giuseppe con una pergamena e un attestato di riconoscimento di “Patriarca dell’Astigiano”, unitamente all’Amaro del Centenario della ditta Punto Bere di Canelli, partner nell’iniziativa e di alcune pubblicazioni della Provincia, portanto anche gli auguri del Presidente della Provincia di Asti Marco Gabusi e del Sindaco di Montegrosso Marco Curto.

Nella foto: il neocentenario Giuseppe con le due amministratrici Masoero della Provincia e Masino del Comune di Montegrosso.