Oggi è il Giovedì Grasso: perché si chiama così?

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Si è ufficialmente aperta l’ultima settimana del tempo di Carnevale e oggi, giovedì 28 febbraio, è il cosiddetto “Giovedì Grasso”.

Tradizione vuole che in questo periodo dell’anno, che precede la Quaresima, fosse dedicato alle abbuffate, soprattutto di carni e di alimenti grassi, per svuotare le dispense in vista del periodo di astinenza e digiuno previste nella dottrina della Chiesa con l’avvicinarsi della Pasqua.

Il Carnevale viene tradizionalmente festeggiato l’ultimo martedì prima delle Ceneri, il Martedì Grasso.

Ma perchè si chiama così?

Non è semplice trovare una spiegazione generale; una delle versioni più accreditate è legata a Venezia, la patria di uno dei carnevali più famosi al mondo. Il Giovedì Grasso era il giorno in cui in Piazza San Marco si celebrava una grande festa ricordando un’importante vittoria della Serenissima contro il patriarca Ulrico. Per anni i successori del Patriarca sconfitto dovettero donare a Venezia un toro, dodici pani e dodici maiali, che venivano poi messi allo scherno in piazza. Al toro, al culmine della festa, veniva tagliata la testa, gesto che richiamava l’idea di poter togliere ogni ostacolo. Di qui anche il detto “Tagliar la testa al toro”.

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