La cultura giapponese protagonista dell’ultimo appuntamento di Passepartout en hiver

Domenica 3 marzo alle 17 nella Sala Colonne della Biblioteca Astense Giorgio Faletti ultimo appuntamento con Passepartout en hiver, il ciclo di incontri promossi dalla Biblioteca e dalla CNA di Asti, che ha richiamato un folto e partecipe pubblico in tutte le occasioni.

Protagonista della chiusura sarà Anita Dudek Origlia con “La cultura giapponese… in una tazza di tè”.

Nata a Cieszyn (Polonia), nel maggio 1983 si è laureata in lingua e letteratura italiane presso l’Università Jagellonica di Cracovia con la tesi “Il personaggio sveviano, espressione della crisi della coscienza borghese”. Ha insegnato per un triennio la lingua italiana presso il Dipartimento di Italianistica della stessa Università e al tempo stesso per un anno all’ Accademia di Musica.

Negli anni 1987 – 1988 ha vissuto a Coimbra (Portogallo), dove ha seguito i corsi di lingua portoghese per stranieri proposti da quella Università; dal 1989 al 1992 a Saragozza (Spagna) dove ha frequentato, presso la locale Università, i corsi di lingua e cultura spagnole, conseguendo nel 1991 il diploma di Alti Studi Ispanici.

Dal 1997 al 2001 ha vissuto a Tokyo, dove ha tenuto un corso di lingua polacca presso l’ Università ex-imperiale (Todai), seguendo anche per tutto il soggiorno i corsi di lingua giapponese per stranieri organizzati da quella Università. Ha inoltre insegnato lingua italiana all’ YWCA di Tokyo, scuola di lingue diramata in diversi paesi del mondo. Dal 2002 al 2006 ha abitato a Kyoto, dove si è dedicata allo studio della “Cerimonia del tè”, conseguendo dopo quattro anni il certificato della scuola “URASENKE”, una delle tre più importanti del Giappone. Vive tra Asti e Cracovia, continuando a occuparsi di cultura giapponese.

Come di consueto, a ogni incontro verrà invitato un pittore della CNA Artisti che offrirà l’interpretazione grafica del tema proposto. Artista ospite di questa settimana sarà Rossana Turri: fin dall’infanzia sente una spinta creativa molto forte, alimentata dalla passione per la pittura e il modellismo di suo padre e da un bisnonno scultore. Suo giocattolo preferito sono state le forbici con le quali ritagliava riviste e quotidiani trasformandoli in bamboline e animaletti.
Da questo gioco nascono 30 anni fa i Teatrini di Rox , scatole in vetro e legno nelle quali Rossana costruisce fiabe e sogni tridimensionali in cartoncino colorato. Vengono realizzati anche su ordinazione ed attualmente si possono ammirare nel suo atelier in piazza Astesano 10 ad Asti, dove si respira un’aria di colorata magia.
Parallelamente a questa passione scultorea, Rossana dipinge con la tecnica dei colori ad olio su lenzuoli di lino e supporti lignei .