Dal negozio di Montemarzo l’idea per rilanciare le botteghe delle frazioni di Asti

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Aria buona, bellissimi paesi, scorci di paesaggio, quieto vivere, tempo dilatato.

Potrebbe essere la promozione delle ventine intorno alla città. Eppure le frazioni soffrono, patiscono la riduzione di popolazione residente e la chiusura di servizi. Indispensabili, anche per una piccola comunità.

Ha preso coraggio e lo ha ribadito al Sindaco, Tiziana Boero la titolare del negozio alimentari di Montemarzo,  non soltanto lamentando “se va avanti così rischio di dover chiudere” ma rilanciando “sono però disponibile ad ampliare l’attività”.

Tutti ricordano l’importanza delle botteghe frazionali, andate via via sparendo, complici più comodi tragitti e consuetudini urbane. Peccato perché ci trovavi di tutto, a “bon pat”, e spesso anche qualità e genuinità a due passi da casa. Era l’occasione di scambiarsi informazioni  e qualche sano, vitale pettegolezzo.

A Montemarzo, con Serra Bosia e la Ghirlandina,  risiedono oggi 167 nuclei famigliari, 51 cittadini gli abitanti con meno di 18 anni, gli over 65 sono 112 e i maggiorenni 205.  Un buon campione quindi per tentare strade nuove e realistiche.

Così il negozio potrebbe diventare un’utile interfaccia tra chi è fuori casa buona parte della giornata oppure anziano ha una mobilità ridotta o relativamente autonoma.  “Diventare recapito di pacchi e raccomandate, custodire chiavi, fare da riferimento per piccoli lavori di manutenzione in casa e giardino, spiega la signora Boero, alleggerisce il peso e la preoccupazione di farsi trovare, a ore improbabili, per incombenze facili da gestire e risolvere”.

“Una bottega vicina di casa, la chiama l’Assessore Mariangela Cotto, che potrà fornire servizi aggiuntivi come essere di riferimento per la consegna di medicinali o della spesa a domicilio, oppure avere evoluzioni interessanti come la prenotazione per un “taxi di cortesia”, in modalità car sharing, per spostamenti condivisi verso la vicina città”.

Ora l’intenzione è verificarne la fattibilità e presentare un progetto che con il sostegno delle Fondazioni bancarie potrebbe concorrere ai minimi costi di tenuta e collegamento.

“Credo che l’iniziativa possa incontrare interesse nelle frazioni e per i piccoli negozi posti sulle strade di raccordo – ha commentato il Sindaco Maurizio Rasero – ha alla base la fiducia, un bene da alimentare e che non possiamo permetterci di perdere”.

Tra l’altro, negozio trae origine da “non oziare”. Una qualità e una sollecitazione, molte sono le prese di posizione tese a salvaguardare il piccolo commercio, che la signora di Montemarzo ha ben chiaro.

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