Coldiretti Piemonte: “con clima impazzito bisogna prevedere adeguate polizze assicurative”

Clima anomalo per il mese di febbraio: caldo e siccità hanno portato ad un risveglio prematuro delle colture vegetali. Questa “finta primavera” ha ingannato le coltivazioni che ora sono particolarmente vulnerabili nel caso in cui, come è stato annunciato, tornasse il freddo. In Piemonte a risentirne potrebbero essere, soprattutto, la vite, le pesche e le albicocche.

“Vista la situazione climatica, chiediamo alle compagnie assicurative di attivarsi tempestivamente per mettere a disposizione dei nostri imprenditori la possibilità di sottoscrivere polizze, nel caso di danni alle colture causati dal ritorno del gelo – spiegano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale -. Non corriamo ai ripari quando sarà troppo tardi, mai come in questo caso prevenire è meglio che curare. L’agricoltura piemontese, anche per effetto dei sempre più significativi cambiamenti climatici, non può fare a meno di assicurare le proprie produzioni agricole, adottando un’adeguata azione di gestione del rischio. Per questo è necessario – concludono Moncalvo e Rivarossa – incentivare il ricorso all’utilizzo di adeguate coperture assicurative attraverso i Consorzi di Difesa”.